Solo 36 unità invece delle 46 previste per il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Manduria, al quale, dal 3 dicembre del 2019, è stata attribuita la superiore categoria SD4. Qualifica che dovrebbe automaticamente far scattare un incremento di organico
Otto sindaci dell’area orientale della provincia (quelli di Manduria, Avetrana, Maruggio, Sava, Torricella, Lizzano, Fragagnano e Pulsano) scrivono al capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, al Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, al direttore regionale dei Vigili del Fuoco Puglia e al comandante dei Vigili del Fuoco di Taranto per reclamare l’adeguamento dell’organico del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Manduria, le cui carenze, nella stagione estiva, si acuiscono ulteriormente.
«Le vigenti disposizioni stabiliscono che devono essere portati ad organico i distaccamenti, partendo da quelli più distanti e disagiati e che eventuali carenze di organico devono essere poste a carico delle sedi centrali, ovvero delle sedi a queste più prossime» è riportato nella lettera. «I tempi di percorrenza dei mezzi in supporto impiegano non meno di 40 minuti per raggiungere il Distaccamento di Manduria rendendone imprescindibile l’autonomia dei supporti. Inoltre è notoria l’assenza
di un autobotte a Manduria, che dovrebbe essere in supporto alla squadra dello stesso Distaccamento.
Appreso che l’organico in realtà assegnato alla suddetta sede di servizio, ovvero l’assenza di disposizioni chiare, determinano la continua soppressione dei supporti, talvolta dirottando altrove le necessarie risorse umane, gli scriventi esprimono seria preoccupazione rispetto all’ evidente compromissione dei livelli di efficienza ed efficacia del dispositivo di soccorso, anche in considerazione del vasto territorio asservito (compresi ben 40 km di costa con decine di frazioni), il considerevole incremento della popolazione legato al turismo, la presenza di diverse riserve naturali (palude del Conte, salina dei Monaci, foce fiume Chidro, bosco Cuturi e bosco di Rosa Marina bosco di San Martino, bosco di Mudonato), parchi e zone di interesse comunitario (41 ettari di dune Campomarino).
Per le ragioni in precedenza evidenziate, si chiede a quanti in indirizzo, opportuni provvedimenti e garanzie di rispetto dei numeri minimi, affinché sia assicurata la quotidiana disponibilità dei mezzi in supporto alla squadra di servizio ordinaria».
Le maggiori risorse umane dovrebbero servire dunque a renderlo autonomo, garantendo così i servizi di supporto come ad esempio l’autobotte che garantirebbe, nella stessa tipologia di intervento, circa 19 minuti di autonomia e la possibilità di fare la spola garantendo così una certa continuità nell’erogazione di acqua.