Le precisazioni di AQP in una nota che vi proponiamo: «Il recapito finale sarà costituito da una serie di trincee drenanti e da un “buffer ecologico”, definito parco dell'acqua, caratterizzato da macchia mediterranea e bacini di lagunaggio per usi plurimi»
«Meritano un chiarimento le notizie diffuse dalla stampa, in merito al depuratore consortile a servizio di Manduria e Sava.
Sull’argomento, Acquedotto Pugliese conferma le scelte già adottate in attuazione delle delibere di Giunta Regionale che hanno inteso privilegiare il riuso dei reflui ben depurati: il recapito finale sarà costituito da una serie di trincee drenanti e da un "buffer ecologico", definito parco dell'acqua, caratterizzato da macchia mediterranea e bacini di lagunaggio per usi plurimi. Se i competenti uffici regionali rispetteranno i tempi previsti, a settembre - una volta rilasciate le autorizzazioni - si potrà dare seguito all’ultima tranche di lavori per l’avvio al funzionamento dell’impianto.
Il Consorzio Arneo, intanto, ha già predisposto i progetti per l’utilizzo irriguo, negli anni a venire, di tutta la portata da aprile a settembre. Per quanto concerne, infine, lo scarico a Torre Colimena, va precisato che si tratta di un‘ipotesi piuttosto remota, legata al regime del depuratore, ad eventuali momenti in cui il complesso dei recapiti integrati (trincee e parco dell’acqua) e riuso non dovesse utilizzare l’intera portata, e comunque non percorribile prima che si realizzi il collegamento delle marine di Manduria allo stesso depuratore (ipotesi temporale di completa realizzazione e messa in esercizio 7 - 10 anni).
Quanto al paventato danno ambientale, di cui sarebbero responsabili i depuratori di Martina Franca e Francavilla Fontana, abbiamo fiducia nell’azione della Magistratura».