Ma nella rassegna estiva del Comune di Manduria non c’è traccia di loro: sarebbe stato un segnale di solidarietà dell’ente pubblico verso un settore, quello artistico, fermo ormai da circa un anno e mezzo
C’erano, una volta, i tanti bravi artisti manduriano, che riscuotono successo anche all’estero. Già, abbiamo utilizzato il tempo imperfetto non a caso, ma perché, almeno nel cartellone della rassegna estiva manduriana, di loro non c’è traccia.
Facciamo solo alcuni nomi, senza offesa per tutti gli altri: Dario Pinelli, Roberto Bascià e il suo quartetto, Ferdinando Arnò e, nel settore del cabaret, Enzo Pisconti. Solo alcuni nomi, ma l’elenco è molto più lungo.
Noi siamo certi che l’esibizione di uno di questi artisti avrebbe attirato sicuramente molto più pubblico di quanto non possano farlo la quasi totalità degli eventi inseriti nel cartellone estivo.
Non solo. Il Comune avrebbe potuto offrire un segnale di solidarietà verso i tanti artisti manduriani (magari coinvolgendoli in tappe diverse), che sono fermi, a causa della pandemia, da quasi un anno e mezzo.
Invece si è preferito altro. Si tratta di valutazioni, quelle del Comune, sicuramente legittime, che, però, non condividiamo.