domenica 24 novembre 2024


14/07/2021 07:43:39 - Maruggio - Attualitą

I gestori si impegnano ad adottare regole “tartafriendly” e ad adoperarsi sensibilizzazione del pubblico verso questi meravigliosi e fragili animali marini

Quattro “Lidi amici delle tartarughe marine” attraverso il progetto nazionale “Tartalove” di Legambiente.

L’enorme sforzo richiesto per proteggere le tartarughe marine richiede molti alleati. Infatti da quest’anno a Campomarino di Maruggio si potrà contare sull’aiuto di alcuni gestori di stabilimenti balneari coinvolti nell’iniziativa “Lidi amici delle tartarughe marine”. L’iniziativa, riconosciuta e promossa da Legambiente attraverso il circolo locale di Maruggio, permetterà agli stabilimenti di unirsi sotto un unico vessillo di riconoscimento. In tal modo i gestori si impegneranno ad adottare regole “tartafriendly” e ad adoperarsi sensibilizzazione del pubblico verso questi meravigliosi e fragili animali marini. I lidi inoltre si impegneranno anche nella collaborazione con centri di recupero delle tartarughe sparsi sul territorio.

I lidi prescelti per la stagione 2021 secondo appositi criteri di valutazione sono: Lido Tuareg, Lido Paradise, Lido dei Cavalieri e Lido Posto 9.

«Legambiente è da anni attivamente impegnata nella salvaguardia delle tartarughe marine attraverso un’azione integrata che prevede attività di recupero e cura, controllo delle aree di nidificazione, monitoraggio dei nidi, attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei pescatori, dei turisti e delle popolazioni locali» è riportato in una nota del circolo di Maruggio di Legambiente. «Per ridurre la mortalità di questi animali, Legambiente ha istituito dei Centri di recupero e primo soccorso, veri e propri ospedali dove le tartarughe in difficoltà vengono curate, riabilitate e restituite al mare.

La scorsa estate sulle spiagge italiane i gruppi impegnati nel monitoraggio hanno rilevato oltre 250 nidi di tartarughe marine. È per questo che sono stati attivati i team dei Tartawatchers, un programma di monitoraggio e sorveglianza dei nidi che gode del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, realizzato grazie a Tartalove, la campagna di raccolta fondi di Legambiente tramite adozioni simboliche di esemplari recuperati e curati nei nostri centri (www.tartalove.it). studenti e lavoratori di tutte le età, felici di mettere a disposizione il loro tempo per salvare le uova di mamma tartaruga, minacciate da fattori di origine antropica, come rumori e inquinamento acustico e luminoso che disturbano la deposizione e la schiusa, dal rischio di predazione delle uova da parte di altri animali o dall’impatto delle attrezzature meccaniche per la pulizia delle spiagge».











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