In mostra circa 200 reperti databili tra gli anni ’60 e ’80, divenuti pezzi di un museo itinerante, che ha mosso i suoi primi passi tra le scuole
Meno di venti rifiuti marini per ogni cento metri lineari di costa per considerare una spiaggia in buono stato ambientale. Questo il valore target di riferimento a livello europeo per considerare una spiaggia pulita.
Il nostro mare, talvolta, restituisce rifiuti da cui nasce un’idea di sostenibilità e di educazione ambientale. Enzo Suma, dottore in scienze ambientali e guida naturalistica di Millenari di Puglia, ha rinvenuto, per la prima volta, una vecchia confezione di un solare di fine anni ’60, in buono stato, nascosto tra i rifiuti in spiaggia. Da allora ha raccolto circa 200 reperti databili tra gli anni ’60 e ’80, divenuti pezzi di un museo itinerante, che ha mosso i suoi primi passi tra le scuole e per la prima volta, inizia il suo percorso mostrandosi nei luoghi di pubblico interesse.
La prima tappa di questo tour è Torre Colimena, già sede dell’Infopoint e del museo delle ceramiche locali. La mostra di Archeoplastica, nome del progetto, sarà visitabile dal 20 luglio al 31 agosto.
L’obiettivo principale è stimolare nuovi comportamenti più consapevoli nell’uso di questo materiale, invitando la comunità a fare meno uso possibile di plastica usa e getta. La plastica è praticamente eterna, non degrada mai, al massimo si frammenta in particelle microscopiche che finiscono poi nella catena alimentare e danneggiano gli ecosistemi marini.
Tutto quello che è finito sul fondale marino dall’inizio dell’era della plastica è ancora lì e le mareggiate ce lo ricordano.
Il progetto è stato ufficializzato a febbraio, con un crowdfunding di successo sulla piattaforma di produzionidalbasso.com che ha permesso di realizzare i primi obiettivi del progetto.
Link Museo Virtuale: https://www.archeoplastica.it/
Link crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/archeoplastica-il-museo-degli-antichi-rifiuti-spiaggiati/
Link Millenari di Puglia: www.millenaridipuglia.com