Ecco il comunicato: «Per ora resta solo il pessimismo».
«Non c’è traccia della nostra cara Fiera Pessima nel calendario ufficiale annuale delle manifestazioni fieristiche regionali, nazionali ed internazionali del 2022, redatto di recente dalla Regione Puglia e approvato con la delibera di giunta regionale il n. 1115 del 7 luglio 2021».
A darne notizia è il gruppo consiliare Progressista, in una nota che vi proponiamo.
«L’elenco ha lo scopo di pubblicizzare eventi fieristici pugliesi nei circuiti di promozione della Regione Puglia, a tiratura nazionale ed internazionale. Una vetrina, specie in questo frangente, per questo settore trainante della nostra economia. Duole, però, constatare l’assenza della manifestazione nostrana da questo circuito. Evidentemente l’amministrazione non ha rispettato le scadenze normative designate per l’invio delle comunicazioni relative alla manifestazione; entro il 28 febbraio, infatti, dell’anno che precede lo svolgimento della manifestazione, gli organizzatori sono tenuti a comunicare alla Regione la richiesta di inserimento. Nulla di così complicato, in buona sostanza. Un’assenza, poi, gravosa anche dal punto di vista finanziario, perché ogni anno la regione, all’interno di suddetto elenco, individua determinate manifestazioni da finanziare con un contributo di sostegno, come accaduto di recente per le manifestazioni fieristiche svoltesi - o in svolgimento - nel 2021.
Se per il 2021 l’Assessore alle Attività Produttive Baldari aveva ritenuto irrealizzabile lo svolgimento della Fiera Pessima 2021 a causa della pandemia, ci chiediamo a questo proposito a che punto è l’organizzazione dell’edizione 2022? Nel resto d’Italia, per il prossimo anno, il settore è in fervente movimento, soprattutto perché le regole imposte richiedono maggiore elaborazione e attenzione. Infatti, come dimostra lo stesso calendario predisposto dalla Regione, organizzare consapevolmente e con competenza un evento fieristico significa programmare preventivamente e coscientemente, ancor più nel caso di specie della fiera nostrana, che nella fase di affidamento contrattuale ricade nelle ipotesi di rilevanza europea, richiedendo tempi tecnici più lunghi.
Per il momento, dunque, ci sembra resti solo il pessimismo e nulla di buono riguardo alla parte fieristica, che rimane colpevolmente assente da uno strumento di elevata taratura promozionale, che avrebbe reso la Fiera Pessima anche più appetibile agli espositori. Se a ciò si aggiunge che la legge regionale che disciplina il sistema fieristico pugliese prevede che, in caso di mancata comunicazione da parte degli organizzatori della manifestazione fieristica, l'autorità competente dispone nei confronti dei soggetti responsabili l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 mila euro, allora si ha ben evidente l’incapacità amministrativa di organizzare qualcosa di degno per la tutta la Città, preferendo concentrarsi su delle improponibili “casette di legno” estive nelle marine che restano vuote, così come vuoti sono gli eventi estivi, rivelatisi unicamente costosi per le tasche dei cittadini».