domenica 24 novembre 2024


27/08/2021 18:07:38 - Manduria - Attualità

La storia raccontata dalle colonne de “Il fatto quotidiano”

«Una bottiglia di vetro in mare con un messaggio al suo interno, come nei migliori film romantici. Invece è tutto vero. Siamo a San Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto, anche se la bottiglia è stata ritrovata a Bari da Giuseppe, il quale ha deciso di raccontare la storia intitolandola: “Message in a bottle”».

Inizia così un articolo pubblicato, qualche giorno fa, da “Il fatto quotidiano”.

«“Qualche mese fa, lungomare di Palese. Mio padre nota una bottiglia di vetro con tappo bianco incastrata tra gli scogli. Si avvicina e si accorge che dentro la bottiglia c’era un foglio ripiegato. Senza pensarci due volte, prende la bottiglia e la rompe su uno scoglio per recuperare il foglio”, ha esordito su Facebook.

Poi continua: “Il pezzo di carta è scritto a penna su entrambi i lati. È un elenco di 10 pensieri e una considerazione finale, con firma, età, lingua e luogo del lancio (in foto). Data la precisa volontà da parte dell’autore di voler affidare i propri pensieri alle “onde del mare”, ho deciso di non riportare la foto dell’intero testo. Mi limiterò, però, a dire che si trattano di piccoli periodi molto semplici ma veramente profondi, che fanno trasparire una visione del mondo molto matura, di gran lunga superiore all’età dell’autore (13 anni). Sembrano 10 comandamenti laici, scritti per se stesso e, proprio per questo motivo, guidati da una ispirazione intima e prorompente. Leggendoli mi hanno ricordato molto ‘Il Profeta’ di Khalil Gibran, libro che adoro [..] Mi ha colpito molto il primo punto della lettera: ‘Finchè condivideremo la nostra sorte e ci impegneremo a scoprire chi siamo, sopravviveremo e salveremo le fragilità’.”

E ancora: “I social network sono uno strumento molto potente e per questo potenzialmente molto pericoloso ma anche molto utile. Forse l’autore, Ettore (?), ha avuto paura del giudizio altrui e ha voluto trasmettere i suoi pensieri ad una sola persona fortunata in grado di capirlo, sfruttando una via molto ‘romantica’ di trasmissione. Per tale motivo vorrei, tramite questo social, conoscere Ettore. Vorrei dirgli che la sua lettera è scritta molto bene e che non solo ho compreso ma condivido i suoi pensieri. Magari gli regalerò una copia de ‘il Profeta’ di Gibran!”. Infine un appello: “Se volete aiutarmi a mettermi in contatto con Ettore, condividete questo post nella vostra bacheca e/o con qualcuno che possa conoscerlo. Non è riportata la data ‘del lancio’ per cui non saprei dire se abbia ancora 13 anni. Sarebbe una bella dimostrazione che i social, a volte, fanno anche del bene permettendoci di “condividere la nostra sorte”».











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