Le nuove procedure stabilite per lo svolgimento dei funerali in questo periodo di pandemia: ma c’è più assembramento se la salma fosse rimasta nella casa del defunto, oppure in casi in cui nella sala mortuaria vi siano, nello stesso momento, più defunti?
«In un momento così doloroso, ci è stata impedita la giusta riservatezza. Nella sala mortuaria del cimitero vi sono cinque salme e i parenti dei defunti devono sostare all’esterno della stessa e possono entrare a turno. Possibile che non ci sia più rispetto neppure per il dolore?».
La comprensibile lamentela arriva, stamani, da un parente di una delle salme presenti nella sala mortuaria del cimitero di Manduria. Le nuove procedure funerarie stabilite per questo periodo di pandemia prevedono che la salma del defunto possa restare in casa per non più di tre ore. Poi deve essere trasferita nella sala mortuaria del cimitero. La salma viene quindi trasportata in chiesa solo per la celebrazione religiosa.
«Tutto questo è assurdo» protesta il parente di un defunto, cui omettiamo le generalità per il rispetto della privacy. «La sala mortuaria del cimitero di Manduria non dispone di spazi sufficienti a ospitare tante salme, consentendo nel contempo, altresì, la presenza di almeno uno o due parenti diretti. Non c’è riservatezza e non c’è neppure il rispetto per il nostro profondo dolore. Siamo al punto di non poter neppure piangere sulla bara del nostro parente stretto.
Tutto questo è assurdo. Mi chiedo e chiedo: ma ci sarebbe stato più assembramento se la salma fosse rimasta nell’abitazione del defunto oppure nel caso, come quello odierno, nella sala mortuaria si concentrano cinque salme con tutti i parenti?
Possibile che non si possa far nulla per sanare questa bruttissima anomalia?».