I malati pronti allo sciopero delle cure. L’Asl: «Il mercato fa le sue valutazioni»
Botta e risposta fra il segretario generale dell’Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto, Antonio Giacovelli, e la Asl di Taranto sulla chiusura del centro dialisi di Torricella, che aveva 11 pazienti.
«Non si capisce perché al destino avverso di chi deve sottoporsi ad un trattamento terapeutico fortemente debilitante (3/4 volte a settimana, e in alcuni casi più complessi anche tutti i giorni) si debba aggiungere il grave atteggiamento di indifferenza della loro condizione, da parte delle istituzioni sanitarie» l’accusa di Giacovelli.
Sembrerebbe che alcuni pazienti sarebbero pronti a sospendere la dialisi, facendo una sorta di pericoloso sciopero delle cure, pur di spingere le istituzioni regionali a intervenire.
«Riteniamo incomprensibile il comportamento che le istituzioni stanno riservando ai pazienti, costretti a spostarsi su Taranto, a circa 40 chilometri da Torricella, con una pessima viabilità che comporta tempi di percorrenza inidonei a chi si deve sottoporre al trattamento dialitico. I pazienti non accettano questo trasferimento e cominciano a protestare e manifestare. Non si capisce perché al destino avverso di chi deve sottoporsi ad un trattamento terapeutico fortemente debilitante (3/4 volte a settimana, e in alcuni casi più complessi anche tutti i giorni) si debba aggiungere il grave atteggiamento di indifferenza della loro condizione, da parte delle istituzioni sanitarie.
Torricella è diventato inevitabilmente simbolo di un susseguirsi di chiusure di centri dialisi in Puglia. Siamo accanto a quei dializzati che chiedono con forza un centro dialisi vicino alle loro case, alla loro vite. Saremo presenti nei prossimi giorni alle manifestazioni pacifiche ma determinate, volute dai pazienti ormai esasperati e arrabbiati. Se sarà necessario i pazienti sono pronti a incatenarsi e persino a sospendere volontariamente il trattamento dialitico con gravi rischi per la loro vita».
Pronta la replica della Asl di Taranto.
«Specifichiamo che in quella struttura di Torricella c’erano 11 pazienti e che è stata chiusa per carenza di personale, oltre che per la presenza a Taranto di un'altra sede. Posso capire che l'associazione dei dializzati sia per l'apertura dei centri dialisi, purtroppo il mercato fa le sue valutazioni. Il pubblico ha fatto la sua parte offrendo a quei pazienti la possibilità di fare la dialisi a Manduria che è a pochi chilometri. Alcuni di loro hanno accettato, altri sono andati a Taranto».