Dal 28 al 31 ottobre si terrà la quarta edizione dell’evento organizzato dall’associazione Brigadoon. Previsti focus su Frankenstein, tematica LGBTQ, Joe D’Amato e diverse anteprime. L’ingresso è gratuito
Dopo l’ultima edizione svoltasi on line con successo nazionale lo scorso marzo, dal 28 al 31 ottobre torna MONSTERS – Taranto Horror Film Festival con la sua quarta edizione, nuovamente in presenza e nella originale collocazione autunnale, in prossimità di Halloween. È grande l’attesa tra gli appassionati del genere per il primo evento nella città pugliese interamente dedicato alla paura e alle creature del fantastico. Due i luoghi di questa edizione: il cinema Ariston (via Abruzzo) per i primi due giorni e lo Spazioporto (zona Porta Napoli), che ospiterà Monsters il sabato e la domenica. L’ingresso a tutte le serate è libero, ma con obbligo di Green Pass.
Il festival è organizzato dall'associazione culturale Brigadoon – Altre storie del cinema, con il contributo del Centro Studi Cinematografici finanziato dal MiC – Ministero della Cultura, con la partecipazione del Comune di Taranto, di Apulia Film Commission e Regione Puglia e con la collaborazione di Spazioporto / Afo6, Shockproof, Magnifica Ossessione, Libreria Dickens. Festival partner sono Vicoli Corti – Cinema di periferia, Fantafestival, Apulia Horror International Film Festival. La direzione artistica è di Davide Di Giorgio.
Sono cinque le sezioni individuate dagli organizzatori per la quarta edizione del Taranto Horror Film Festival.
F for Frankenstein
Dalle origini al presente, attraversando formati e generi, un viaggio fra le varie trasposizioni del Moderno Prometeo nato dalle pagine del romanzo di Mary Shelley e diventato un fenomeno globale attraverso il cinema. Il programma spazia dalla primissima apparizione sullo schermo del 1910, musicata dal vivo dal Collettivo Zeugma in una serata evento in collaborazione con Vicoli Corti, alla più celebre versione del 1931 di James Whale, fino alla più recente reinvenzione di Depraved, diretto da un grande nome del cinema indipendente americano, Larry Fessenden, e proposta in anteprima. L'autore statunitense sarà anche al centro di un programma specifico, che al lungometraggio affiancherà il videoclip Frankenstein Cannot Be Stopped (per la band Life In A Blender) e il corto N for NEXUS (parte del film collettivo ABC of Death volume 2). Chiude la selezione il folgorante corto Saint Frankenstein, di Scooter McCrae, che reimmagina il corpo della creatura come territorio di trasformazione, aprendo la via a una prospettiva transgender sul mito.
Transhorror
La quarta edizione di Monsters intende proseguire il percorso sugli “Altri Sguardi” iniziato nel 2020 con il focus “al femminile” de Le Signore del Male e sempre orientato a esplorare i modi con cui l'horror racconta le trasformazioni in atto in una società che vuole essere sempre meno raccontata con i moduli del passato e sempre più inclusiva. Il focus di quest'anno sarà perciò indirizzato sulle questioni gender e transgender, attraverso una serata specifica a tematica LGBTQ. Sarà così possibile ritrovare sul grande schermo il primo e più controverso horror mainstream con sottotesto omosessuale, ovvero Nightmare 2 – La rivincita, diretto da Jack Sholder in quel 1985 che con la morte di Rock Hudson poneva la comunità gay al centro delle polemiche per l'insorgente piaga dell'AIDS. Aspetto quest'ultimo, raccontato nel documentario Scream, Queen! My Nightmare on Elm Street, di Roman Chimienti e Tyler Jensen (altra anteprima del programma) che racconta l'incredibile storia di Mark Patton, vittima di Freddy Krueger in Nightmare 2, omosessuale non dichiarato che proprio da quel film si vide distruggere la carriera. Il film racconta la caduta e la rinascita di un attore e un uomo prima incolpato e poi riportato in trionfo dalla riscoperta di un film reietto diventato nel frattempo un cult-movie, in un percorso umano e professionale ritratto con rara efficacia. Un'opera sensibile e universale nei temi affrontati, dal bullismo, alla solitudine, al potere anticipatore del cinema horror.
Nuove Tendenze
È lo spazio dedicato alle anteprime e ai film di più recente produzione da riscoprire o riportare sul grande schermo. La selezione spazia dall'Uruguay di Red Screening – Proiezione mortale, di Maximiliano Contenti, presentato in anteprima assoluta per il nostro Paese, nell'ancora inedita edizione italiana curata da Koch Media, che lo distribuirà nei prossimi mesi. La storia di un assassino che agisce in una sala cinematografica promette un'esperienza unica vista sul grande schermo del cinema Ariston nel “last screening” della prima giornata di festival. Segue il canadese Bloodthirsty – Sete di sangue, di Amelia Moses, altra anteprima del catalogo Midnight Factory, che affronta il tema della licantropia ancora una volta in chiave di trasformazione del corpo e ridefinizione della sessualità. In questo senso va anche il recupero del francese Raw – Una cruda verità, esordio della regista Julia Ducournau, Palma d'Oro al Festival di Cannes 2021 con la sua opera seconda Titane, che per la prima volta sarà possibile vedere sul grande schermo. Una storia di medicina, crescita, trasformazione e cannibalismo.
Notte Joe D'Amato
Dopo l'apprezzatissima Notte Fulci della seconda edizione, si ripropone il formato documentario più film per omaggiare un grande maestro del cinema di genere italiano. La carriera di Joe D'Amato viene infatti riassunta nel documentario Inferno rosso: Joe D'amato sulla via dell'eccesso, presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia e di recente premiato a Sitges, il prestigioso festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna. Diretto da Manlio Gomarasca e Massimiliano Zanin, il film racconta con affetto la vita coraggiosa, folle, spericolata di Aristide Massaccesi (alias Joe D'Amato, appunto) attraverso testimonianze esclusive per ridare il corretto posto nella storia a un autore che ha completamente votato sé stesso al set cinematografico. A seguire la proiezione di un classico dell'autore, Buio Omega, una perversa storia d'amore oltre la morte, con un gusto particolare per le immagini forti e un'attenzione spiccata alla morbosità dei legami che spinge a infrangere ogni barriera. La serata sarà introdotta senza compromessi da Dikotomiko Cineblog della rivista Nocturno.
Eventi
Accanto ai filoni principali, nel corso delle quattro serate di Monsters vi saranno delle proiezioni speciali, in collaborazione con realtà partner o in occasione di particolari ricorrenze. Si parte il primo giorno con il focus su Jeff Lieberman, talento irriverente dell'horror americano, omaggiato all'ultimo Fantafestival e di cui si recupererà il poco visto Sindrome del terrore, in cui si raccontano con ironia gli effetti devastanti di una nuova droga nel contesto dell'America anni Settanta. Il film accompagna l'uscita del libro curato da Michele De Angelis e Simone Starace per l'omaggio al festival romano. Sempre il 28 ottobre vedrà protagonista il cortometraggio Dorothy non deve morire, del tarantino Andrea Simonetti, che ritrova i protagonisti del Mago di Oz in una chiave inedita, crepuscolare e poetica. La proiezione sarà accompagnata dagli autori. Sabato 30 l'apertura vedrà invece l'anteprima (a poche ore dal suo lancio nazionale) di “Psyche”, estratto dal live video della band pugliese Phenomena con la partecipazione straordinaria del Maestro Claudio Simonetti, già leader dei Goblin e autore degli indimenticabili temi dei più famosi film di Dario Argento. Del video verrà proposto un estratto, accompagnato dalla presenza in diretta streaming di Simonetti. L'appuntamento è realizzato in collaborazione con Afo6 e Node. A seguire il peculiare VHS: Video Horror Story, omaggio a un supporto “mitico” dell'home video che ha cresciuto generazioni di cultori e appassionati, raccontato attraverso il documentario Via Selmi 72, Cinemastation, di Anthony Ettorre, Giuseppe Cacace, Mauro Diciocia, che rievoca l'avventura dell'omonima videoteca romana gestita dal compianto Angelo Puzzutiello, punto di riferimento per cinefili duri e puri in cerca delle visioni più estreme e rare. La proiezione sarà accompagnata dagli autori. E per i nostalgici delle visioni in videocassetta è previsto anche un momento a sorpresa. Infine la chiusura, riservata a un moderno classico che quest'anno celebra il suo 25° anniversario, Dal tramonto all'alba, frutto della sinergia fra il geniale regista texano Robert Rodriguez e lo sceneggiatore/attore/autore Quentin Tarantino. La folle esperienza tra gangster e vampiri rivive sul grande schermo dello Spazioporto in una cornice speciale a tema, preludio al Titty Twister Halloween Party (in collaborazione con Afo6) con cui il festival saluterà il pubblico rimandandolo alla prossima edizione.
Il manifesto della quarta edizione è stato realizzato da Annalisa Manfredi, illustratrice e graphic designer, che già aveva firmato il bozzetto per la seconda edizione e che in questo caso rielabora l'inconfondibile maschera del mostro di Frankenstein Universal, reso immortale dall'interpretazione di Boris Karloff, dalla regia di James Whale e dal geniale make up di Jack Pierce.
Questa edizione è dedicata a Michele De Angelis, un amico del festival, venuto a mancare nei giorni scorsi. A questa personalità poliedrica (regista, sceneggiatore, produttore, distributore, archivista, restauratore, documentarista, animatore culturale, editore home video e organizzatore di festival), che dal 2019 aveva assunto la co-direzione del Fantafestival insieme a Simone Starace, verrà dedicato un ricordo nel corso della giornata di chiusura.