«Prima va via, meglio è per la città»
«Il sindaco Francesco Massaro cerca solo di distrarre l’attenzione dai problemi che riguardano la sua maggioranza. E, per farlo, chiama in causa l’Italia dei Valori che, a suo dire, in questi mesi flirterebbe con Forza Italia».
Arcangelo Durante, consigliere dell’Italia dei Valori, replica ad una recente intervista che il primo cittadino ha rilasciato al nostro portale.
«Se il sindaco si riferisce alla sfiducia rivolta alla sua Amministrazione, sottoscritta in questi giorni dall’Italia dei Valori e dalla minoranza, deve ricordare che mentre l’opposizione è giunta solo ora a tale determinazione, l’Italia dei Valori lo ha già fatto da oltre un anno» scrive, in un comunicato, Arcangelo Durante. «E questo perché, sin dall’inizio della legislatura, è apparso chiaro che, a differenza di quanto annunciato in campagna elettorale, il sindaco è per una politica di vecchio stampo, che ha portato al tracollo l’Italia. Se invece il sindaco ascoltasse i cittadini (che invece vengono totalmente ignorati), comprenderebbe la delusione profonda che vivono i manduriani da quando ha cominciato a governare la città. Il sindaco non si è mai chiesto come mai ha perso l’appoggio non solo dell’IdV, ma anche dei consiglieri Dimitri e Perrucci, ed ora anche del prof. Raimondo? E’ possibile che si tratti di quattro squilibrati che vogliono la caduta del sindaco? Non si chiede, ancora, il sindaco se non è proprio lui il motivo della delusione dei cittadini e del suo partito, e, poi, anche del mancato appoggio di ben quattro consiglieri di maggioranza? Il sindaco, anziché reimpostare l’Amministrazione Comunale sulla base della trasparenza e della capacità dei soggetti, ha preferito governare come si è sempre fatto, sulla base cioè dei meriti di partito e dei ricatti. Ed oggi si ritrova ad essere chiuso nei confronti della comunità. Anzi, ora a ricattare è anche il sindaco, facendo temere il peggio a chi si dovesse assumere la responsabilità della sua caduta, paventando una possibile amministrazione di destra, che sarebbe, a suo dire, quanto di peggio potrebbe accadere. Il peggio, a nostro avviso, è l’attuale sindaco. E prima se ne va, meglio è.
Se dopo si insedierà un governo della città di destra o di sinistra, poco importa. E’ essenziale che ad amministrare non sia gente chiusa ad ogni rapporto con la città».