La manifestazione conclusiva è stato il sigillo finale ad una straordinaria operazione culturale ed educativa
E’ una … storia diversa. Non la solita … storia attinta dai libri di scuola. Ma una … storia viva, vissuta e interpretata in prima fila. Con guide eccellenti e con alunni che hanno dimostrato entusiasmo e voglia di apprendere. E che, attraverso questa iniziativa, hanno potuto conoscere, non dai libri, ma direttamente da competenti addetti ai lavori, le suggestive testimonianze archeologiche della nostra città, nonché la storia di un popolo, i loro usi, i loro corredi funerari e la funzione degli stessi.
Uno splendido esempio di formazione sul campo, che ha portato gli alunni della classe IVª E del II Circolo Didattico di Manduria di vivere “una splendida avventura nel passato”. Tutto ciò grazie all’intuito dello studio “Damatra” di Manduria (il dott. Gianfranco Dimitri e il dott. Barsanofio Chiedi hanno elaborato il progetto), alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale (che ha sostenuto l’iniziativa) e all’entusiasmo di un direttore didattico (Vincenzo Sportillo), di una maestra lungimirante (Rosetta Fanuli) e di una intera classe (la IVª E), che hanno sposato il progetto.
E il momento più bello del progetto “La scuola al Parco Archeologico” forse, a questo punto, non è stato quello, senza dubbio più emozionante, degli scavi effettuati dai ragazzi (guidati da archeologici professionisti) all’interno della necropoli messapica di Manduria, con il ritrovamento di reperti, forse di una ceramica un po’ meno … datata, ora custoditi (grazie al … generoso o.k. della Soprintendenza) proprio nella scuola mandurina. Bensì la manifestazione conclusiva di ieri sera, durante la quale gli alunni hanno raccontato, con straordinaria padronanza, le pagine più belle della storia dei Messapi a Manduria, descrivendo, con perizia e scrupolosità, le testimonianze ancora presenti di quella civiltà di 2.400 anni fa. Un racconto, così ben articolato ed esaustivo, che diventerà un volumetto, non solo a testimonianza di uno splendido progetto, ma anche punto di riferimento per le classi che, nel futuro, saranno ugualmente attratte dall’archeologia.
Gli alunni, infine, guidati dal prof. Roberto Bascià, hanno chiuso la loro performance con una .. sigla musicale: utilizzando come base la musica di uno dei brani napoletani più conosciuti (“Ohi vita…”), hanno proposto un originale inno al rispetto e alla tutela delle testimonianze storiche della città.
I ragazzi della IVª E del II Circolo Didattico hanno lasciato poi il campo agli adulti. Ad iniziare dal loro direttore, il dott Vincenzo Sportillo, che li ha ringraziati per “la lezione di attaccamento al territorio” che hanno fornito.
Complimenti ed ammirazione sono arrivati anche dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il dott. Pietro Di Noi, che ha parlato di “lezione magistrale”.
«Studiare le radici della propria storia» ha affermato, «equivale ad apprezzare di più la nostra città. Purtroppo a Manduria non riusciamo a valorizzare la bellezze della nostra città, che ha una storia ricchissima, e i manduriani. Occorre invece essere orgogliosi di questa discendenza messapica».
Al sindaco Francesco Massaro il compito di ricordare la genesi del progetto.
«Quando, prima della scorsa estate, lo studio “Damatra” mi propose il progetto, sul quale l’Amministrazione ha deciso di scommettere, inviai una lettera di invito ad aderire a tutte le scuole di Manduria» ha rimarcato il sindaco Massaro. «Solo dal II Circolo è arrivata l’adesione. E oggi, per me, è un piacere e una soddisfazione essere qui. Faccio i complimenti agli alunni della classe IVª E, bravi ma anche ben guidati. Si può infatti essere bravi, ma se non si è ben guidati, il talento non è sufficiente per realizzare progetti così belli. Ecco perché rivolgo il mio apprezzamento anche alla maestra Rosetta Fanuli».
Poi il primo cittadino si è soffermato sugli interventi dell’Amministrazione in favore della scuola e dei beni archeologici.
«Vorremmo fare tanto per le nostre scuole. Però ci tocca partire dalla cosa più importante: la messa a norma degli edifici. Posso annunciare che i vigili del fuoco hanno fornito il parere favorevole a tutti i progetti di messa a norma delle nostre scuole, ad eccezione del Borsellino, il cui elaborato non è stato ancora esaminato. Stiamo impegnando tante risorse anche per il II Circolo. Un solo particolare per far capire le nostre difficoltà: al II Circolo stiamo finalmente sostituendo gli infissi originali, quelli, ovvero, di 40 anni fa… Così come alla “Marugj-Frank” stiamo provvedendo a rendere sicuro e funzionante l’impianto di riscaldamento. Vorrei non essere io a dare, ogni tanto, qualche disagio alla popolazione scolastica per via dei lavori che devono effettuarsi. Ciò sarebbe potuto avvenire solo se altri, prima di me, lo avessero fatto. Stessa attenzione la rivolgiamo ai beni archeologici, che stiamo tutelando e valorizzando. Cari ragazzi, voi avete potuto effettuare degli scavi senza alcun problema all’interno del parco archeologico. Ma dovete sapere che, sino a meno di quattro anni fa, quel parco era pieno di erbacce ed è stato anche difficile risalire alle chiavi del cancello di ingresso. La mia Amministrazione è riuscita a restituire alla città la struttura e, grazie all’impresa che lo gestisce perfettamente, ora è fruibile a tutti».
E’ infine intervenuto il responsabile di zona della Soprintendenza, il dott. Arcangelo Alessio.
«Voglio dire, al di fuori di ogni retorica, che ho ammirato i risultati di questo progetto per l’alto grado di competenza: non è stato trascurato nessun aspetto che di quelli che dovevano essere esaminati e studiati» ha affermato il dott. Alessio. «Vorrei sottolineare tre aspetti che sono emersi in questo lavoro. Innanzitutto il valore di una professione, quella dell’archeologo, che spesso viene definito come un hobby: invece è fondamentale per ricostruire la storia. Anche se, con il taglio operato ai fondi del ministero dei Beni Culturali, forse ora saranno disponibili appena i finanziamenti per pagare gli esigui stipendi ai tecnici. Il secondo aspetto è una conseguenza di quest’ultima decisione politica. In futuro sempre più il patrimonio storico ed archeologico sarà affidato agli enti locali. E’ fondamentale, allora, che si sviluppi la sensibilità delle nuove generazioni verso la tutela di questi beni. E quindi anche per questo motivo è un merito della scuola aver attuato questo progetto. Infine i ragazzi hanno avuto la possibilità di appropriarsi di un patrimonio, il parco archeologico, che è di proprietà della città. Sino a quando non esisteva una recinzione, vedevo auto che si infilavano fra le due cerchie di mura per gettare le buste delle immondizie. Quando il parco è stato recintato, temevo che la città potesse sentire quest’opera come una sorta di sottrazione di quell’area. Così, invece, per fortuna non è».
La maestra Rosetta Fanuli, che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al progetto (compresi gli operatori culturali locali Pietro Brunetti, Elio Dimitri, Michelino Fistetto e Carmelina Greco), ha poi “reclamato” gli interventi dell’archeologo Gianfranco Dimitri e del dott. Barsanofio Chiedi, che hanno ideato e diretto il progetto come esperti esterni della scuola.
Il dott. Chiedi ha colto l’occasione per effettuare un opportuno … rilancio.
«Non vogliamo fermarci qui: se le istituzioni presenti questa sera (Comune, Provveditorato agli Studi e Soprintendenza) sono d’accordo, potremo organizzare nella prossima primavera» ha annunciato il dott. Chiedi, «le Giornate della Cultura Messapica, con laboratori didattici all’interno del parco, attraverso i quali presenteremmo vari spaccati di vita messapica».
Il dott. Dimitri ha invece lamentato scarso interesse della Regione per l’archeologia.
«Abbiamo presentato un progetto finalizzato al rilievo tecnico dell’intero parco: è un’opera che serve alla Sovrintendenza e che serve anche a tutti gli addetti ai lavori» ha fatto notare il dott. Dimitri. «Ma la Regione Puglia ha classificato il nostro progetto all’854° posto su circa 1.500 progetti. Cerchiamo qualcuno che possa sponsorizzare questo nostro intervento».
Nella galleria fotografica la maestra Rosetta Fanuli e tutti gli alunni della classe IVª mentre sono intervenuti nella manifestazione di ieri sera.