Mazzarano: «Sarebbe immorale, tradire la fiducia ricevuta da migliaia di cittadini!»
Ha deciso che per ora non si iscriverà al gruppo consiliare del Pd alla Regione Puglia l’ex segretario pugliese dei Ds Michele Mazzarano, tarantino di Massafra, coinvolto in una delle inchieste sulla sanità pugliese. Non lo farà – spiega in una nota – “sino a che non sarà intervenuto un chiarimento politico sulle regole della vita interna del mio partito”.
Eletto in consiglio regionale alle scorse consultazioni, benchè avesse espresso la propria volontà di rinunciare alla competizione elettorale dopo aver appreso sulla stampa di essere coinvolto in una inchiesta sulla sanità, Mazzarano è da un pò al centro di polemiche nel suo stesso partito, dove c'è chi gli chiede di dimettersi dalla carica appena ottenuta.
A tutti Mazzarono chiarisce: “Non mi dimetto. Per me - spiega – sarebbe immorale, tradire la fiducia ricevuta da migliaia di cittadini! Ho apprezzato il richiamo (nei giorni scorsi, ndr) del Segretario Regionale Blasi alle regole etiche del Pd (che non prevedono alcuna incompatibilità tra la carica elettiva a cui sono stato chiamato e la mera condizione di indagato, peraltro 'solo a mezzo stampa' in vicende che ledono la mia dignità di dirigente politico e di cittadino). Lo Statuto e il Codice Etico rappresentano la 'Costituzione' del Pd, e trovo a dir poco singolare che proprio coloro che invocano il rispetto delle regole ne pretendano poi la violazione. Non a caso, del resto, per nessuno degli esponenti del Pd o del centrosinistra che in questi anni si è trovato nella condizione di indagato sono mai state richieste le dimissioni dalla carica elettiva”.
Dopo aver affermato di essere “profondamente colpito e amareggiato dalla gratuità e dalla violenza degli attacchi personali che giungono da alcuni esponenti del mio partito”, Mazzarano informa che per ora pur “con grandissima sofferenza” non si iscriverà al gruppo consiliare del Pd.