Contro il consigliere regionale massafrese le accuse di Tarantini
E’ indagato per corruzione in un’indagine sulla gestione degli appalti nella Asl di Taranto l’ex segretario pugliese dei Ds Michele Mazzarano, neoeletto al Consiglio regionale della Puglia. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Contro Mazzarano, tarantino di Massafra, vi sono le dichiarazioni accusatorie di Gianpaolo Tarantini che ha detto ai pm baresi, che lo hanno interrogato nei mesi scorsi, di aver versato “tangenti” a Mazzarano per “non meno di 10mila euro”, di aver sostenuto personalmente le spese per feste e per un concerto, organizzati dall’esponente politico probabilmente in favore del suo partito”. In cambio – secondo l’ipotesi accusatoria – Mazzarano avrebbe offerto 'copertura politica' a Tarantini per aggiudicarsi appalti nella Asl ionica. L’ex segretario dei Ds ha sempre respinto le accuse di Tarantini, bollandole come “menzogne”.
Eletto in Consiglio regionale alle scorse consultazioni, benchè avesse espresso la propria volontà di rinunciare alla competizione elettorale dopo aver appreso da organi di informazione di essere coinvolto in una inchiesta sulla sanità, Mazzarano è da un pò al centro di polemiche nel suo stesso partito, dove c'è chi gli chiede di dimettersi dalla carica appena ottenuta. In una dichiarazione diffusa ieri, Mazzarano ha detto di aver deciso di non dimettersi dalla carica di consigliere regionale, e ha annunciato che per ora non si iscriverà al gruppo consiliare del Pd alla Regione Puglia. “Non mi dimetto. Per me - ha detto – sarebbe immorale, tradire la fiducia ricevuta da migliaia di cittadini!”.
BLASI, INDAGATO NON SIGNIFICA CONDANNATO
«Vorrei ricordare che l’avviso di garanzia è un istituto di garanzia, non un atto di condanna». Lo ha sottolineato il segretario del Pd di Puglia, Sergio Blasi, a proposito della notizia – giunta mentre era in corso la riunione della direzione regionale del partito – che l’ex segretario regionale dei Ds Michele Mazzarano, risulta indagato in una delle inchieste sulla sanità. Il coinvolgimento di Mazzarano nelle indagini, trapelato pochi giorni prima delle votazioni per le regionali, ha creato molte polemiche all’interno del partito: Mazzarano è stato eletto nel Consiglio regionale della Puglia e ha deciso di accettare la carica, iscrivendosi, però, nel gruppo misto.
«Il punto da me posto – ha aggiunto Blasi – è quello di una coerenza del comportamento riguardo a quella che è la sfera politica. La funzione elettiva non è nelle disponibilità nè di un segretario di un partito nè di un partito. Ma nella disponibilità della persona che l’ha conseguita». «La sfera politica è quella che mi interessa ed è quella che vede Michele Mazzarano – ha concluso Blasi – non solo fuori da qualunque tipo di funzione e di incarico di partito ma anche fuori dal gruppo regionale, per una scelta che lui ha fatto e che io ho contribuito a realizzare».