Lo spettacolo vuole fare memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra
Foibe “Eravamo Solo Italiani”. E’ uno spettacolo tratto da “Magazzino 18” di Simone Cristicchi e “Ci chiamavano fascisti. Eravamo Italiani” di Jan Bernas ed è un viaggio nella memoria, che attraverso il teatro e la musica ricorda una pagina della nostra storia troppo spesso dimenticata e che oggi fortunatamente sta ritornando tra i banchi di scuola, “perché non servono censure nel passato” dice Sabrina Scaglioso presidente del T.I.R. e regista dello spettacolo.
Lo spettacolo vuole fare memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati italiani durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Sava, sarà introdotto dal sindaco Dario Iaia, che dice: «Ci sono decine e decine di studi sulle Foibe, che descrivono come e perché accadde. Si conoscono i numeri: 350.000 gli esuli, tra le quattro e le cinquemila le persone svanite nel nulla alla fine della guerra, tra maggio e giugno del 1945. Eppure in tanti ancora oggi negano l’esistenza delle Foibe, a tal punto che di tante stragi come quella di Vergarolla, a distanza di settant’anni si sanno solo brandelli di verità. È doveroso ricordare e raccontare affinché questa pagina triste della nostra Italia non cada nell’oblio».
Tanti gli artisti sul palco che daranno voce allo spettacolo. La parte recitata è affidata a Sabrina Scaglioso con la partecipazione di Matteo Cinieri, Salvatore Pinto, Florenzo Scaglioso, Martino Recchia. Le musiche sono curate da Giampiero Pesare (chitarra e voce), Daniele Tomaselli (armonica e voce), Fabio Zurlo (fisarmonica), Morgan Pesare (pianoforte), Giuseppe Fabbiano (percussioni), Sara De Marzo e Sabrina Buccoliero (voce), Angelica Urso (ballo). La produzione musicale è affidata al Producer Lorenzo Mero.