Vico: «Sono accuse strumentali: cercano di colpire me, ma il vero obiettivo è Massaro»
«Non accetto di essere il bersaglio del tiro a segno della minoranza: le accuse che mi rivolgono sono strumentali e campate in aria. Non c’è nulla di vero in quel che sostengono. Se ripropongono la richiesta di revoca dalla mia carica? Verificheremo, anche questa volta, la fondatezza delle accuse. Se conterrà ancora una volta accuse pretestuose, potrei anche non iscriverla all’ordine del giorno del Consiglio. Se la iscriverò, sarà comunque il Consiglio Comunale a stabilire se ci sono le condizioni per procedere con la votazione a scrutinio segreto sulla richiesta».
Il presidente del Consiglio Comunale di Manduria, il dott. Gianni Vico, replica con fermezza alla pioggia di accuse che arrivano dalla minoranza. E accanto a lui, in conferenza stampa, c’è anche il coordinatore locale del Pd, il dott. Amleto Della Rocca, e il capogruppo Gregorio Trombacca.
«La minoranza, anche attraverso un intervento di un consigliere di opposizione, ha scoperto le carte nell’ultimo Consiglio Comunale» ha affermato il dott. Vico, leggendo poi il resoconto stenotipato della seduta. «Questo consigliere ha detto che se la votazione a scrutinio segreto fosse andata in un certo modo, poiché presupponeva l’esistenza di franchi tiratori nella maggioranza, sarebbe scaturita la morte sicura dell’Amministrazione. Ecco il vero motivo di questa battaglia, che è solamente politica o al limite personale. Per cercare di far cadere il sindaco Massaro, cercano di colpire me. Ma chi l’ha detto, poi, che se io non dovessi essere più il presidente del Consiglio, l’Amministrazione si scioglierebbe?».
Vico, che ha diffuso anche un pro-memoria di due pagine in cui ribatte, una per una, a tutte le contestazioni della minoranza, ha ribadito le proprie convinzioni.
«Io potrei essere sfiduciato se, ad esempio, non avessi convocato con il giusto pre-avviso il Consiglio. Oppure se non lo avessi proprio convocato in presenza di una richiesta di un quinto dei consiglieri. Oppure se non avessi messo a disposizione la documentazione. Dovrei, ovvero, aver violato realmente il Regolamento. Così, invece, non è: io l’ho sempre rispettato e, per farlo, mi sono sempre avvalso anche del parere del segretario generale, che è il notaio dell’assise: poiché il dott. Spagnolo non è un politico, che interesse avrebbe ad avallare le nostre posizioni se fossero non rispettose del Regolamento? Ho notato, da quel che leggo, che la minoranza ha fatto già marcia indietro sulle contestazioni in merito alla surroga di Stefania Epifani. E, per colpa loro, abbiamo fatto venire a vuoto due volte da Padova Luca Buccolieri, senza poter procedere alla surroga. La questione della seconda convocazione è stata già chiarita in avvio della legislatura. Mi consta che la minoranza ha fatto ricorso al Tar, ma la sentenza è stata favorevole a noi. Su cosa allora vogliono attaccarsi? La democrazia è ampiamente rispettata: se si calcolano gli interventi per ogni argomento all’ordine del giorno, il rapporto è di 1 (per la maggioranza) a 5-6 (della minoranza). Cosa mi si contesta, quindi?».
Poi Vico ha commentato l’incontro fra minoranza e Prefetto.
«Mi aspetto che il Prefetto, ora, convochi anche noi. Perché è giusto ascoltare le due campane, prima di decidere. Io mi sono già recato, tre giorni fa, dal dott. Paglialonga, funzionario della Prefettura. Abbiamo mostrato gli atti e ci ha dato completamente ragione. Ora leggo anche le minacce di rivolgersi alla Procura della Repubblica. Facciano pure. Poiché, però, è in gioco la mia immagine, io da ora in poi la tutelerò anche a livello legale. Mi spiace che alcuni consiglieri della minoranza, che erano e che restano amici, si stiano facendo guidare in una battaglia perdente in partenza e che non è affatto corretta. Dovrebbe essere la minoranza a chiedermi scusa».
In apertura della conferenza stampa, il dott. Della Rocca ha ribadito la fiducia di tutta la maggioranza al presidente del Consiglio Vico, respingendo ogni critica della minoranza.
«Continuano a dimostrare di essere attivi solo su cavilli, latitando invece nel campo delle proposte costruttive per risolvere i problemi della città».