Ecco il deliberato della segreteria regionale del Pd Puglia
1. La vittoria di Vendola e del centrosinistra è il risultato di cinque anni di buone realizzazioni, di una leadership popolare, del radicamento territoriale del PD e degli altri partiti, della strategia politica finalizzata a costruire in Puglia una nuova e più larga alleanza.
Proprio la scelta di una nuova coalizione, sperimentata nelle amministrative del 2009, raccolta da Vendola con il rimpasto della giunta e portata avanti coerentemente dal PD, ha impedito l’intesa tra Pdl e Udc e ha prodotto uno schema tripolare che ha reso più agevole l’affermazione di Vendola.
Il voto delle amministrative di quest’anno, d’altronde, ha evidenziato la forza della destra, le difficoltà del centrosinistra e la necessità che in Puglia si mantenga aperto il canale del dialogo e del confronto con l’Udc.
2. Il PD intende svolgere la propria funzione di governo coniugando responsabilità e autonomia, contribuendo a una più puntuale definizione programmatica che sia in grado di fronteggiare l’emergenza lavoro e i rischi di nuove povertà, e disegnare –nello stesso tempo- il profilo di una Regione che vuole continuare a rappresentare un Sud virtuoso, che alimenta sviluppo, solidarietà, senso civico.
La composizione della squadra di governo deve corrispondere a queste finalità. E i criteri di fondo debbono essere la competenza, la caratura morale, la parità di genere, il salto generazionale e la rappresentanza territoriale.
Il PD, che in Consiglio Regionale esprimerà circa il 50% dei consiglieri di maggioranza, vuole condividere con il presidente Vendola, a partire da una rappresentanza rispettosa del consenso popolare, le proposte più utili alla formazione di un esecutivo che corrisponda ai bisogni della Puglia.
3. Il Pd prenderà atto delle determinazioni della Corte d’Appello in merito alla composizione del Consiglio Regionale.
Ma proprio questa vicenda rende necessario affrontare subito, ad inizio di legislatura, il tema del contenimento dei costi della politica. Per questo la prima proposta di legge che il gruppo PD presenterà sarà la riforma della legge elettorale, proponendo la riduzione del numero dei consiglieri e modificando quelle norme che, in nome del giusto principio della governabilità, potrebbero consentire tra qualche giorno una abnorme dilatazione dell’assemblea legislativa.