Legambiente Puglia: “Stop alle subdole iniziative mediatiche per creare consenso attorno ad un'opera indesiderata”
L’ing. Monteleone della British Gas - Lng paragona il rigassificatore di Brindisi all’impianto di Barcellona, non tenendo conto della sostanziale diversità della situazione geografica. In particolare, la distanza dell’impianto dalla città di Barcellona è di 4,2 Km e non di 2,5 come a Brindisi e, mentre lì è presente la collina di Montjuic, con un’altezza di 182 m, a Brindisi non vi sono ostacoli. Gli ingressi delle zone industriali e turistiche di Barcellona sono separati e distanti diversi chilometri. Il porto di Brindisi ha la forma di imbuto, con un solo ingresso, il quale serve a tutto il traffico: turistico, commerciale ed energetico.
Sarebbe interessante sapere quale fantasmagorica soluzione tecnica consenta di ridurre i tempi di percorrenza delle gasiere nel porto, con vento e gioco delle correnti, nel compiere la deviazione di 90° e nell’andare di poppa, al traino dei rimorchiatori, ad effettuare la delicatissima operazione di attracco. La distanza di 1,61 miglia, alla velocità di 2 nodi, è percorribile in circa 48 minuti, ma poiché la gasiera deve compiere diverse manovre successive di orientamento, ed accostare dolcemente al molo, il percorso non è esattamente quello segnato, ed il tempo necessario supera abbondantemente 1 ora. Ci sarebbe poi da chiedersi perché navi di 145.000 tonnellate previste per il rigassificatore di Rovigo, per la Capitaneria di Chioggia peschino al massimo 13,5 metri e nel S.I.A. per Brindisi navi simili o addirittura di 180.000 tonnellate peschino 10,5 – 11 metri. Le gasiere da 135.000 tonnellate di Barcellona hanno un pescaggio di 12,5 metri.
“In questi mesi si sono susseguite continue manifestazioni, favorite dalla compattezza di cittadini e delle istituzioni locali che hanno fatto avanzare il fronte del no, - dichiarano il circolo di Brindisi, di concerto con il comitato regionale e nazionale di Legambiente – Tuttavia, il Governo Nazionale è favorevole al progetto, ritenendolo fondamentale per la nostra economia sul piano energetico e per la costruzione di nuovi stabilimenti capaci di ospitare e trasformare il gas da immettere nella rete nazionale. Ci sarebbe da parlare di emissioni, di impatto ambientale, ma non lo si può certamente fare con chi usa sponsorizzazioni e subdole iniziative mediatiche per produrre consenso attorno al rigassificatore, né con il Governo, che è lo stesso che autorizza le trivellazioni nel paradiso delle Isole Tremiti alla ricerca di petrolio.”