Stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili:
la minoranza chiede la revoca degli atti di giunta
Il gruppo di minoranza “L’Unione per Avetrana” chiede al sindaco la revoca, in sede di autotutela, di tutti gli atti amministrativi relativi alla stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili.
«La delibera di giunta n° 160 del 4 novembre 2008 traccia un atto di indirizzo non conforme alla normativa vigente (art. 2 commi 550-551, finanziaria 2008) in quanto non prevede in dettaglio il programma di stabilizzazione ed i criteri oggettivi in base ai quali formulare le relative graduatorie» è riportato in documento. «Si ricorda che le pubbliche amministrazioni, ai fini di qualunque assunzione a tempo indeterminato e quindi anche della stabilizzazione, debbono preliminarmente individuare l’effettivo fabbisogno nell’ambito della pianta organica, tramite l’approvazione di un piano triennale per l’assunzione-stabilizzazione del personale, indicare, sempre in quella sede, in base alle proprie esigenze funzionali e di bilancio, le qualifiche professionali necessarie, tenuto conto delle disponibilità in pianta organica, che non prevede assunzioni part time nell’Ufficio Tributi, giusto quanto espresso nel parere UPPA n° 38/08, procedura completamente ignorata dalla citata deliberazione. La determina n° 578 del 5 dicembre 2008 del segretario comunale risulta, poi, essere in paese violazione dell’atto di indirizzo della giunta municipale, in quanto la prima prevede esclusivamente la stabilizzazione di personale per la categoria B, mentre la determina di attuazione della deliberazione di giunta prevede la stabilizzazione di personale nelle categorie B e C. Le procedure di selezione e reclutamento del personale, infine, non risultano conformi a quanto previsto dall’art. 35 del Dlgs 165 del 2001. Qualora la giunta dovesse proseguire nel percorso intrapreso, ci rivolgeremo altrove per il rispetto della legalità-legittimità degli atti».