Vendola vorrebbe Onofrio Introna, il Pd punta su Antonio Maniglio
Continua il braccio di ferro tra il Pd e il presidente della Regione sulla poltrona della presidenza del consiglio regionale. E se Nichi Vendola pare intenzionato a non cedere sulla scelta di Onofrio Introna, i Democratici - consapevoli di giocarsi la faccia sulla partita - non ne vogliono sapere di mollare il loro Antonio Maniglio. Nichi è pronto a rimettere mano alla giunta, se necessario sostituendo la vicepresidenza della giunta assegnata alla Pd Loredana Capone con il rientro dell’esponente di Sel.
Ma il Pd ha dalla sua il consenso arrivatogli dall’opposizione di centrodestra ed è pronto a denunciare l’«anomalia» del disegno di Vendola, affidare cioé un ruolo di garanzia come quello del presidente del consiglio ad un esponente dello stesso partito del capo del governo.
Il «caso sarà al centro dell’incontro che il segretario Pd Sergio Blasi terrà col governatore venerdì mattina, onde comunicare l’esito alla riunione convocata nella sede del partito subito dopo. E la possibilità di uno scontro, con possibili effetti anche sulle votazioni in aula da parte della maggioranza, non è da escludere.
Oggi, intanto, si ritornerà a discutere delle elezioni regionali nel Lazio, con il responso del Tar capitolino che è atteso anche in Puglia. La seconda sezione bis tratterà i 21 ricorsi presentati sulla legittimità dei seggi di «governabilità» assegnati alla maggioranza di Renata Polverini, negati in Puglia nonostante la similitudine dello Statuto e della legge elettorale regionale. Un’eventuale accoglimento delle tesi sostenute in Lazio dall’opposizione del Pd, contraria ai 2 seggi aggiuntivi, farebbe cadere i numeri della maggioranza di centrodestra; se, viceversa, il «premio» sarà mantenuto, potrebbero avere ragione i ricorrenti di centrosinistra che in Puglia rivendicano gli 8 seggi aggiuntivi negati dalla Corte d’Appello.
In attesa della proclamazione definitiva dei 56 eletti col proporzionale (i tribunali provinciali stanno completando il ri-calcolo dei seggi assegnati e non mancano sorprese) continuano le schermaglie sulle poltrone (presidenze di commissione e ufficio di presidenza del Consiglio) nell’opposizione. «Non sono solo due, ma anche di più, i gruppi consiliari di opposizione contrariamente a quanto sostiene l’Udc Longo» scandisce l’euro - deputato Pdl Salvatore Tatarella , secondo il quale «tutti i gruppi di opposizione dovrebbero trovare un'intesa per preparare da oggi l'alternativa alla sinistra».
«I gruppi consiliari di minoranza saranno quattro - sottolineano i consiglieri Pdl Pietro Lospinuso e Domi Lanzillotta - e sorprende che Vendola ne indichi due mentre, con riferimento ai ruoli istituzionali, divide la maggioranza in ragione delle sue liste». Dal canto suo, l’Udc tira volate al governatore. Angelo Sanza plaude «all’iniziativa posta in essere dal presidente Vendola come primo atto della nuova giunta regionale», l’anagrafe patrimoniale degli eletti.