«Non è un momento-no: alle scorie successive alla trasferta di Coppa a Massafra, si sono aggiunte le precarie condizioni fisiche di alcuni calciatori»
Riflessioni al termine del match con il Matino che, serenamente, esterna Francesco Passiatore.
«Momento no? Non direi - è il prologo del tecnico- è, prosaicamente il calcio. Non era pensabile vincere tutti gli incontri. Questa squadra, in campionato, ha collezionato cinque vittorie, anche se quella di Ugento è stata resa vana giacché dovremo ripetere quel match, ed un pareggio. Se si aggrega anche la Coppa Italia i successi salgono a sette, i pareggi a due e si aggiunge la sconfitta, quella di Massafra che, però, dovrebbe essere indolore, ed ininfluente, per le circostanze ben note».
La stretta attualità impone una succinta disamina del match col Matino.
«L’avvio di gara -spiega Passiatore- è stato tutt’altro che semplice. I ragazzi apparivano bloccati, soprattutto dal punto di vista psicologico, retaggio di un fine settimana complicato. Alla trasferta di Massafra, che era inevitabile lasciasse qualche scoria, si sono aggiunte le precarie condizioni fisiche di alcuni atleti che, pure, con grande abnegazione sono scesi in campo. Nel secondo tempo, però, ho visto una squadra con ben altro piglio. Il Matino, che per inciso ha dimostrato di valere molto di più dell’attuale posizione in classifica, è stato costretto ad arroccarsi nella propria tre quarti. Abbiamo costruito numerose occasioni da rete non riuscendo a concretizzarle. Il calcio è, anche questo».
Poi un passaggio sul pubblico.
«Eccezionale, come sempre -chiosa l’allenatore tarantino-. Ho apprezzato il loro sostegno, incessante, per tutto l’arco dell'incontro. E anche gli applausi tributatici al termine sono emblematici. E se qualcuno ha, legittimamente per carità, storto il muso lo inviterei a riflettere su quelli che, sin dall’inizio, sono i nostri obiettivi. Noi non siamo partiti per ammazzare il campionato, sicuramente per disputare un'ottima stagione, da vertice. Credo che, fino ad ora, si sia perfettamente in linea rispetto a tali propositi. Siamo secondi in classifica, a cinque punti dalla battistrada Città di Gallipoli, ma con una partita da recuperare. Inoltre, con ogni probabilità, a giorni sarà ratificato il nostro accesso al triangolare, con Gallipoli 1909 e Toma Maglie per l’accesso alla finale di Coppa Italia. Sono dell’idea che il sudore ed il lavoro, alla fine paghino sempre. E noi, tutti, in tal senso non abbiamo mai lesinato energie».
Ufficio Stampa
U. G. Manduria Sport