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10/05/2010 07:11:12 - Provincia di Taranto - Cultura

Sarà allestita nel salone di rappresentanza della Provincia e sarà visitabile sino a sabato

 
“Europa Unita: ritorno a Cefalonia – Dalla festa dell'Europa alla Festa della Repubblica” è il titolo della mostra fotografica e documentaria che da martedì 11 a sabato 15 maggio si terrà negli spazi attigui al salone di Rappresentanza della Provincia in occasione della celebrazione del 9 maggio, Festa dell'Europa.
L'allestimento trae spunto dalla tematica dei soldati italiani coinvolti nel conflitto mondiale che si rifiutarono di consegnare le armi al nemico, ponendo in essere il primo atto eroico della resistenza italiana oltremare. I fatti si svolsero a Cefalonia, all’indomani dell’8 settembre 1943. L’importanza dell’allestimento è rappresentata dalla adesione all’evento dell’ultimo ufficiale della Divisione Acqui scampato alla strage di Cefalonia nel 1943. Il tarantino Nicola Ruscigno, con il sostegno del figlio Costantino, ha infatti scritto un libro, pubblicato dall'editrice tarantina Edit@, in cui racconta la sua tragica esperienza militare, dalla quale uscì miracolosamente indenne e che racconta anche attraverso un video che sarà presentato durante le manifestazioni.
Organizzata dall'associazione Edit@ in collaborazione con la Fondazione Europea Cefalonia Corfù 1941-1944, l'Associazione Italo Greca di Cefalonia “Mediterraneo”, l'associazione Dopolavoro Filellenico di Taranto, la Fondazione Ethnos, la Casa Editrice & libraria Edit@, il Lions Club Aragonese Taranto e l'Associazione Fotografica Lux Magica, con il Patrocinio della vice presidenza della Provincia di Taranto, assessorato alla Scuola e Università, la mostra, che potrà essere visitata anche dalle scolaresche alle quali sono riservate apposite visite guidate, si propone soprattutto come momento di studio e di approfondimento dedicato agli istituti scolastici del territorio.
L'esposizione è articolata in tre momenti, la mostra fotografica con 12 pannelli eseguiti su stoffa dai grafici dell’Istituto Grafico Pubblicitario Albe Steiner di Torino; la mostra documentario con filmati da proiettare nel corso delle manifestazioni; la mostra editoriale con libri attinenti alla tematica trattata messi in esposizione quale messaggio di invito alla lettura e di approfondimento individuale. Nel contesto della Mostra si articolerà anche una serie di iniziative, quali incontri a tema con le scolaresche e con la cittadinanza.
L'inaugurazione della Mostra e delle manifestazioni alla presenza del vice presidente della Provincia, Emanuele Fisicaro, con interventi dei presidenti delle associazioni e delle fondazioni organizzatrici, è prevista per martedì 11 maggio alle 17,30. Moderatore della serata sarà il giornalista Silvano Trevisani.
Sabato 15 Maggio alle ore 17,30 presentazione del libro “Patria senza Stato” di Nicola e Costantino Ruscigno, serata organizzata dal Lions Club di Taranto e moderata dal giornalista Giuseppe Mazzarino, con gli autori delle pubblicazioni, gli enti promotori e patrocinanti, i presidenti delle associazioni e delle fondazioni, il prof. Vittorio De Marco, ordinario di Storia Contemporanea dell'Università del Salento, il prof. Vito Gallotta, docente di Storia del Giornalismo all'Università di Bari.
La mostra ripercorre un' Italia allo sbando dopo l'8 settembre, e fa emergere la Acqui come punto fermo, assieme ad altre isolate situazioni, sul giuramento di fedeltà alla Patria e sul proprio onore di soldati. E' viva, infatti, la necessità che le testimonianze e le memorie vengano consegnate dai protagonisti e reduci, in un'ideale staffetta, alle nuove generazioni per garantire vita duratura ai ricordi, attualità al passato.
I materiali presentati (la mostra fotografica, i volumi a stampa, il cd-rom, i filmati) sono il frutto di un'attività didattica realizzata dalla classe 5C dell'Istituto Grafico Pubblicitario Albe Steiner di Torino nell'anno scolastico 2002-2003, coordinati dai docenti Carlo Palumbo, Anna Storelli e Anna Tempestagli, insegnanti di storia, progettazione grafica e tecnica fotografica.
L'8 settembre 1943 fu annunciato l'armistizio italiano con gli anglo-americani. Il giorno successivo il Comando tedesco chiese al Comando della Divisione Acqui la consegna delle armi nella piazza principale di Argostoli, promettendo l’evacuazione degli italiani dall’isola ed il rientro in Italia. Iniziarono le trattative tra i due comandi, ma non si giunse ad alcun accordo. Il 22 settembre il Generale della Divisione Acqui fu costretto ad arrendersi al Comando tedesco. Nei giorni successivi, nonostante la resa, i militari della Divisione Edelweiss della Wehrmacht, uccisero in esecuzioni di massa migliaia di prigionieri italiani violando tutte le convenzioni internazionali relative ai prigionieri di guerra. Il Comando tedesco vietò di seppellire i cadaveri che venivano bruciati o fatti scomparire in mare. Molti italiani riuscirono a salvarsi grazie all’aiuto offerto dagli abitanti di Cefalonia, i quali pagarono la loro generosità subendo la ritorsione tedesca con esecuzioni e l’incendio della propria casa. Nel 1953 le spoglie recuperate furono trasportate in Italia, alcune riposano al Sacrario Nazionale dei Caduti d'Oltremare di Bari.
 










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