In occasione del quinto anniversario dalla scomparsa, presentate le iniziative dedicate all’intellettuale tarantino
Un articolato progetto culturale e artistico per ricordare Alessandro Leogrande, l‘intellettuale tarantino prematuramente scomparso ormai cinque anni fa.
Presentata questa mattina nel foyer del Teatro comunale Fusco la serie di iniziative per celebrare la figura di Alessandro Leogrande, scrittore e giornalista tarantino scomparso il 26 novembre 2017.
A illustrare le iniziative artistiche nate per ricordare Alessandro, l’assessore alla Cultura e Spettacolo, Fabiano Marti, e il direttore del teatro Fusco, Michelangelo Busco, insieme a Michele Pennetti, caporedattore del Corriere del Mezzogiorno, giornale per cui Alessandro scriveva i suoi editoriali, Maria Giannico Leogrande, mamma del compianto scrittore, e Giovanni Guarino, operatore culturale e vicepresidente del Crest Taranto.
Si partirà nella mattinata di sabato 26 novembre, con la chiusura del progetto Historiando, nato dalla collaborazione tra Comune e Crest e che ha coinvolto cinque istituti di istruzione secondaria di primo grado che hanno partecipato a laboratori teatrali. Il palco del teatro Fusco vedrà protagonisti i ragazzi che metteranno in scena racconti tratti da “La Frontiera” nella sua versione riscritta con Nadia Terranova e destinata proprio ai più giovani.
Nella serata di sabato 26 – con replica pomeridiana domenica 27-, inoltre, sempre nell’arena tarantina di via Giovinazzi, andrà in scena “Alessandro – Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”, opera di Gianluigi Gherzi e Francesco Saccomanno (quest’ultimo ne cura anche la regia) e recitata dal Teatro Koreja. Con questo spettacolo, che rientra nel cartellone della prosa del Fusco, realizzato con il Teatro Pubblico Pugliese, si da ufficialmente il via alla stagione teatrale. Uno spettacolo che si fa racconto della vita, delle imprese e delle opere di un intellettuale che sin da giovane ha scelto di dare luce a ciò che rimane oscuro e nascosto nei luoghi più terribili, di smontare stereotipi e luoghi comuni. I migranti, le campagne, i muri e l’acciaio, ci sarà tutto questo nell’opera diretta da Fabrizio Saccomanno e messa in scena dal Teatro Koreja: a calcare il palco, oltre al regista, ci saranno anche Giorgia Cocozza, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic. Curatore del progetto e consulente artistico Salvatore Tramacere, coproduzione di Ura Teatro.
Lunedì 28 dalle 10,30 il progetto firmato da Koreja sarà presentato in esclusiva agli studenti del liceo Archita, la scuola dove Alessandro Leogrande ha studiato e maturato il suo pensiero critico; quel liceo di cui è stato anche rappresentante d’istituto, dimostrando sin dalla sua più fertile adolescenza capacità di leadership e di mediazione. Un progetto, quindi, che parla a diverse generazioni e che segna un punto fermo nella storia di Taranto che si riappropria intellettualmente e culturalmente di un suo figlio prezioso.