La motivazione: «Erminio Campa Viticoltore eccelle per essere una cantina giovane, attenta al comparto sociale dell’azienda e del territorio, attraverso pratiche virtuose quali l’uso di pannelli solari e il recupero di prodotti di scarto»
Si è tenuta a Venezia, nel suggestivo scenario della Grande Scuola della Misericordia e nello storico palazzo di Cà Vendramin Calergi, la prima edizione di Wine in Venice, prestigiosa manifestazione del settore vitivinicolo d’eccellenza, definita per questo “la sfilata del red carpet del vino”.
Patrocinato dal Comune di Venezia e organizzato da W.T. Group, l’evento è stato caratterizzato da masterclass e focus importanti per il mondo del vino quali la sostenibilità, l’etica e l’innovazione. A conclusione dei lavori, inoltre, sono state assegnate, regione per regione, ben 20 “Wine Wild Card”.
A sostenere il prestigio della manifestazione ed il grande valore del “made in Italy” hanno partecipato all’inaugurazione - tra tante autorità e testimonial, anche il vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio, il presidente di Ascovilo l’associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi a DOCG, DOC e IGT,Giovanna Prandini, il CEO di W.T. Group, Damiano Antonelli, il noto sommelier Alessandro Nigro Imperiale (miglior sommelier AIS 2022 e miglior sommelier francese 2023, ndr)
Tra le 20 Wine Wild Card assegnate, grande exploit del tarantino Erminio Campa, noto viticoltore di Torricella (già pluripremiato in diversi concorsi internazionali), e presidente della Copagri provinciale.
Cristallina la motivazione del premio conferito, tra le venti finaliste, all’unica azienda in Puglia, declinata dal presidente di Giuria di Wine in Venice, Luca Ferrua, direttore de “Il Gusto”: «Erminio Campa Viticoltore eccelle per essere una cantina giovane, attenta al comparto sociale dell’azienda e del territorio, attraverso pratiche virtuose quali l’uso di pannelli solari e il recupero di prodotti di scarto. Allo slancio verso un approccio biologico, tanto nell’allevamento delle viti quanto nel processo produttivo, si unisce la passione per la tecnologia, con utilizzo di macchinari nuovi e poco invasivi. Notevole l’attenzione al personale sotto il profilo della formazione e l’attenzione alla rete territoriale con iniziative condivise con altre aziende e associazioni locali».
Gran bella affermazione, quindi, per Erminio Campa, sottolineata pubblicamente non solo dal vice presidente del Senato, Centinaio, ma anche dall’Ambasciatore della Puglia nel Mondo, Francesco Lenoci
«Sono emozionato e soddisfatto di questo nuovo, importante, prestigioso riconoscimento che dedico alla mia famiglia e alla mia terra, a chi mi aiuta ogni giorno per dodici mesi all’anno, in questa avventura imprenditoriale» il commento di Erminio Campa. « E’ un premio che gratifica gran parte della nostra azione, declinata non solo al raggiungimento di una qualità eccellente, ma anche improntata al rispetto della salute e dell’ambiente».
WINE WILD CARD, ecco le 20 cantine finaliste
Lungarotti (Umbria), Lamole di Lamole (Toscana), Cantina di Venosa (Basilicata), Erminio Campa Viticoltore (Puglia), Feudi di San Gregorio (Campania), Ippolito1845 (Calabria), Tenuta Cocci Grifoni (Marche), Fattoria Zerbina (Emilia-Romagna), Tenuta Maffone (Liguria), Castello di Uviglie (Piemonte), Grosjean Vins (Valle d’Aosta) Nove Lune (Lombardia), Le Carline (Veneto), Terre di Ger (Friuli-Venezia Giulia) Cantina Kaltern (Trentino-Alto Adige), Firriato (Sicilia), Cantina Mesa (Sardegna, Herero (Molise), Villa Simone (Lazio), Vignamadre (Abruzzo).
Nella foto: Wine in Venice, il momento della consegna del prestigioso Wine Wild Card. Al centro Erminio Campa.