«Ho chiesto all’assessore all’Agricoltura di mettere in campo tutte quelle iniziative necessarie ed inderogabili perché la nostra agricoltura non può più aspettare e la prossima stagione irrigua potrebbe essere peggiore di quella appena trascorsa se non si corre subito ai ripari»
«La grave e drammatica emergenza idrica che sta vivendo l’agricoltura pugliese, e quella della provincia di Taranto, in modo particolare, è stato il tema al centro dei lavori della IV Commissione Consiliare che si è svolta ieri dopo una mia richiesta di audizione urgente - ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera. «Una emergenza che avrebbe bisogno di essere guidata da un Commissario a cui vengano affidati poteri straordinari che consentano, a chi ha delle responsabilità, di intervenire immediatamente. L’emergenza che vede gli invasi privi di acqua non può attendere i tempi della burocrazia, i tempi che servono per l’affidamento delle gare, i tempi per i pareri tecnici. Su questo aspetto ho chiesto all’assessore all’Agricoltura di mettere in campo tutte quelle iniziative necessarie ed inderogabili perché la nostra agricoltura non può più aspettare e la prossima stagione irrigua potrebbe essere peggiore di quella appena trascorsa se non si corre subito ai ripari.
L’assenza di acqua negli invasi e di proporzioni più serie di quella prospettata sino ad ora. Riguardo alla pulizia dei canali – ha proseguito Scalera - l’assessorato all’Agricoltura è in attesa di ricevere i report da alcune aziende che hanno già provveduto a ripulire alcuni canali, per capire di che tipo sono i rifiuti presenti al loro interno e, naturalmente, se il terreno non risulterà inquinato, i tempi di intervento saranno molto più veloci.
Quanto al riutilizzo delle acque reflue, nella riunione, che si è tenuta alla presenza di tutti i sindaci, dei vertici di AQP e dell’assessorato all’Agricoltura, è emerso che nel 2025 potrà entrare in funzione il depuratore di Ginosa; quello di Castellaneta Marina, invece, è già pronto; per quello di Castellaneta città, il Comune e Acquedotto Pugliese devono completare le opere. A Massafra, inoltre, è staro rifinanziato il depuratore consortile per provare ad accelerare l’utilizzazione delle acque reflue in quanto l’ente civico ha perso il vecchio finanziamento.
Il problema non è far partire un pozzo, far partire un depuratore, ma capire che acqua stiamo erogando all’agricoltura, perché non tutta l’acqua immessa nelle condotte è idonea per le nostre colture.
Riguardo, invece, alle condotte obsolete l’assessore Pentassuglia ha ricordato quanto accaduto prima dell’estate, quando Acquedotto Pugliese ha chiuso 3 pozzi nella dorsale di Mottola, contrada Specchiarello, dove da 15 giorni le aziende zootecniche sono senza acqua. Quelle condotte non possono essere continuamente riparate. Sarebbe un continuo spreco di denaro pubblico, ma vanno completamente sostituite.
Infine – ha concluso Scalera – ho sollecitato l’assessorato all’Agricoltura ad attivare una campagna informativa e costante che consenta agli agricoltori tarantini di sapere, prima di mettere a dimora le piante e avviare investimenti sulle colture, la quantità d’acqua a disposizione e quella presente negli invasi».