Il convento dei Carmelitani dunque dovrebbe assumere un nuovo utilizzo turistico attrattivo, ad esempio una pinacoteca di artisti locali, con annessi laboratori esperienziali in campo delle belle arti
A Francavilla Fontana nel 1517 giunsero alcuni frati Carmelitani, devoti alla Madonna del Carmine, che erano fuggiti dalla Palestina per via delle persecuzioni dei mulsulmani che avevano occupato quei territori. Giunti a Francavilla costruirono una chiesa trova poco fuori dal centro storico di Francavilla Fontana.con annesso un piccolo convento che, col passare degli anni, venne ampliato tanto da diventare uno dei più grandi del meridione.
I Carmelitani furono in seguito allontanati nel 1866 e il convento divenne un ospedale, attività che vi è rimasta fino agli anni '90. Nel secondo dopoguerra questa chiesa fu eretta a parrocchia ed attualmente vi opera la Confraternita del Carmine.
Il convento dei Carmelitani è dunque un complesso immobiliare di grande valore storico quanto urbanistico per la nostra città. L'allocazione è di particolare rilievo data la sua integrazione al centro storico della città degli Imperiali. Va, inoltre, evidenziato l'attuale sotto utilizzo, e cmq un utilizzo non conforme ad un'idea di città che vuole sviluppare una proposta turistica, legata anche al proprio patrimonio immobiliare storico. I pochi servizi ASL attualmente presenti si possono trasferire facilmente altrove.
Il convento dei Carmelitani dunque dovrebbe assumere un nuovo utilizzo turistico attrattivo, ad esempio una pinacoteca di artisti locali, con annessi laboratori esperienziali in campo delle belle arti. Una siffatta struttura potrebbe anche ospitare corsi di specializzazione in alcuni ambienti del recupero e restauro artistico.
Angelo Camassa