La classica commedia napoletana sarà sul palco il 14 e il 15 febbraio con un nuovo sold out
Una piccola pensione che diventa improvvisamente una casa di cura psichiatrica, un nipote svogliato che si inventa una trovata geniale per continuare a spillare soldi allo zio. La commedia scritta da Eduardo Scarpetta nel 1908 irrompe sul palco teatro comunale Fusco nelle giornate di martedì 14 alle 21 e di mercoledì 15 febbraio alle 18 pronta ad avvolgere gli spettatori con la sua spirale di assurdo e umorismo.
Un San Valentino diverso, insomma, per i tanti appassionati che, anche in questa data, hanno fatto registrare il sold out, l’ennesimo della stagione di prosa che la storica arena tarantina di via Giovinazzi ha allestito supportata dall’Amministrazione comunale e dal Teatro Pubblico Pugliese.
La commedia è incentrata sull’inganno che Ciccillo, giovane e spiantato studente di medicina ricoperto dai debiti, perpetra nei confronti dello zio, don Felice Sciosciammocca, per continuare a scucirgli soldi: gli fa sapere infatti di essere diventato titolare di un noto ospedale psichiatrico napoletano. Zio Felice, però, con la sua visita inaspettata al nipote, in cui peraltro si trascina il resto della famiglia, rischia di scoprire la truffa. Così Ciccillo deve ricorrere a tutta la sua arte persuasoria per convincere Donna Carmela, affittuaria della Pensione Stella, a far passare il suo alberghetto per una casa di cura, e i suoi inquilini per dei pazienti ormai con qualche rotella fuori posto.
A condividere il palco con l’attore napoletano ci saranno Giovanni Allocca, Chiara Baffi, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Renato De Simone, Antonio Elia, Valentina Martiniello, Peppe Miale, Alfonso Postiglione, Federico Siano. L’opera, prodotta dall’Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro S.G.A.T Tradizione e Turismo, insieme al Teatro Sannazaro, vanta la regia di Claudio Di Palma. Le scene sono a cura di Luigi Ferrigno, ai costumi Giuseppe Avallone, l’aiuto regia è Peppe Miale, mentre l’assistente alla regia è Manuel Di Martino.
«Sentire il nome di Eduardo Scarpetta associato al nostro teatro fa sempre effetto – ha commentato il direttore del teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco –, parliamo di uno dei padri del teatro italiano che ha dato poi i natali ai fratelli De Filippo. Oggi suo nipote, che già abbiamo apprezzato al cinema e in tv, riporta in scena questa commedia senza tempo, dove gli equivoci regnano sovrani e dove la pazzia è un concetto assai labile».
Entrambe le date sono SOLD OUT per il pubblico.