Ad oggi, i giovani ideatori hanno ricevuto apprezzamenti dalle più alte cariche istituzionali - Presidente della Repubblica, Papa Francesco e da vari ministri – divenendo la miglior startup studentesca europea
Il 10 marzo si avvierà il progetto per prevenire e contrastare il bullismo nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Sava, proposto dall’associazione MABASTA in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sava, l’istituto comprensivo “Bonsegna – Toniolo” nonché l’istituto comprensivo “Giovanni XXIII”.
Trattasi di un progetto che permette alle studentesse e agli studenti dai 10 ai 13 anni di conoscere e applicare le sei azioni del modello MABASTA e, in questo modo, di approfondire gli aspetti legati ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e avere un valido strumento per insegnare loro come affrontarlo e, soprattutto, come prevenirne l’insorgere.
Il modello MABASTA è svolto quasi esclusivamente dagli studenti e questo è il motivo principale per cui sortisce effetti molto significativi. E’ stato concepito nel 2016 da ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni che vogliono fermare il bullismo per dimostrare a bulle e bulli che quelli contrari sono molto più numerosi.
«Ad oggi, questi giovani ideatori hanno ricevuto apprezzamenti dalle più alte cariche istituzionali - Presidente della Repubblica, Papa Francesco e da vari ministri – divenendo la miglior startup studentesca europea. In un solo anno scolastico hanno raggiunto 38mila studenti e studentesse in tutt’Italia e venerdì 10 marzo avremo il piacere di ospitarli nelle realtà scolastiche del territorio savese» è riportato in una nota del Comune di Sava.
«Sempre più spesso la cronaca ci dimostra come il pericolo più grande per i bambini sia il bullismo e come sia facile diventare bersaglio delle attenzioni di un bullo. Pertanto l’Amministrazione comunale ha accolto favorevolmente la proposta progettuale dell’associazione MABASTA offrendo ai nostri ragazzi la possibilità di riflettere su tematiche finalizzate alla gestione costruttiva delle relazioni interpersonali oltre che ad un uso consapevole della tecnologia» dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Roberta Friolo.
«Il bullismo è spesso la prima forma di violenza messa in atto o ricevuta dai bambini soprattutto in ambito scolastico. Il bullismo si manifesta nelle forme più svariate come il bullismo fisco, psichico o il ciberbullismo» aggiunge il sindaco di Sava Gaetano Pichierri. «Sono tutte forme gravi di violenza e bisogna intervenire su due direttrici: a supporto delle vittime del bullismo ma contemporaneamente sul recupero di chi mette in atto azioni di bullismo anche inconsapevolmente, non comprendendo la gravità e le conseguenze del proprio operato. In quest’ottica si inserisce il progetto dell’associazione MABASTA».