Anche a Taranto il prossimo weekend sarà “dedicato” al mare, lo storico patrimonio su cui la città sta fondando la sua rinascita, più in particolare al mar Piccolo
Sabato 18 e domenica 19 marzo arriva a Taranto il progetto “Ri-Party-Amo” del WWF Italia che vede in tutto il Paese volontari ripulire tratti di coste e fondali marini.
In riva allo Jonio “Ri-Party-Amo” è organizzato dalla sezione di Taranto del WWF insieme alla Asd “Enjoy your Dive”, il gruppo subacqueo operativo per il territorio jonico del WWF stesso, ed ai miticoltori del Presidio Slow Food della Cozza nera tarantina che hanno aderito all’iniziativa, nonché in collaborazione con Kyma Ambiente e con la Guardia Costiera.
Il WWF Taranto ha scelto il tratto costiero di Mar Piccolo antistante il Convento dei Battendieri per iniziare il recupero dalla plastica e altri rifiuti che deturpano questo splendido scorcio del nostro mare.
L’operazione di ripulitura sarà suddivisa in due giorni: sabato 18 marzo si opererà sul litorale, in particolare lungo il tratto costiero che dal fiume Cervaro va in direzione della Palude La Vela.
Domenica 19 marzo il campo di azione si sposterà direttamente in mare, laddove otto sub dell’Asd Enjoy your Dive si immergeranno, supportati per l’occasione dalla Guardia Costiera di Taranto, nei fondali del Mar Piccolo per compiere un’azione – solo simbolica ed assolutamente non risolutiva – di raccolta dei residui di plastica che, una volta finiti in mare, si depositano sul fondale andando a inquinare e mettere in pericolo il particolarissimo ecosistema marino di questo specchio d’acqua.
I sub, di comprovata esperienza, si muoveranno con cautela raccogliendo solo la plastica ancora sulla superficie dell’acqua e quella che si è da poco adagiata sul fondale, per cui non ancora colonizzata, facendo particolare attenzione a non intaccare il processo di rinascita dell’ecosistema marino che sta avvenendo in Mar Piccolo, a partire dalle colonie di cavallucci marini e delle altre particolarissime specie che lo hanno scelto come loro dimora, il cui sviluppo è oggetto di numerosi studi e progetti di tutela da parte del mondo universitario e della ricerca scientifica/ambientale.
Tutto il materiale verrà depositato nei pressi del moletto da dove sarà prelevato dagli operatori Kyma Ambiente, azienda del Comune di Taranto resasi immediatamente disponibile a supportare i volontari.
Annunciando l’evento Gianni de Vincentiis, presidente del WWF Taranto, ha infatti spiegato che «quello delle plastiche e dei rifiuti rilasciati in mare è stato uno dei tanti problemi che ha afflitto per anni il nostro bellissimo mare interno, e finalmente ora sono state effettuate nuove scelte dai miticoltori del Presidio Slow Food che vanno nella direzione della tutela di quel patrimonio marino che può e deve diventare uno dei punti di forza della rinascita di Taranto. L’azione del WWF Taranto si pone come stimolo nei confronti della collettività auspicando che anche questa iniziativa possa servire a far del bene al nostro mare e alle numerose specie che lo popolano, nonché a sensibilizzare la cittadinanza su quello che si può e si deve fare per la tutela, la valorizzazione e la rinascita di Taranto, partendo proprio da ciò che la circonda e la caratterizza: il mare!».