sabato 23 novembre 2024


22/03/2023 09:30:26 - Manduria - Calcio Giovanile

Ha 24 anni ed è laureato in Scienze Motorie, Sportive e della Salute: i suoi consigli ai giovani calciatori

Ha 24 anni, si chiama Pietro Williams Piccinni e riveste la carica di preparatore atletico del settore giovanile dell’U. G. Manduria.

«Sono laureato in Scienze Motorie, Sportive e della Salute presso l’università Carlo Bo di Urbino» si presenta Pietro W. Piccinni. «I primi contatti con l’U. G. Manduria li ho avuti attraverso il dirigente Cosimo Piccinni e l’allenatore della categoria Giovanissimi Domenico D’Amicis».

Come ti trovi in questa società sportiva?

«Opero all’interno di questa società da ottobre. E’ una società nuova con grandissime ambizioni e progetti a lungo termine, che farà parlare a lungo di sé, puntando molto sul settore giovanile, aspetto molto importante».

Che rapporto hai con i ragazzi?

«Con i ragazzi ho stretto un ottimo rapporto: a loro divulgo tutto ciò che ho imparato nel percorso dei miei studi».

Che tipo di attività svolgi con i tuoi ragazzi?

«Le attività sono incentrate sul miglioramento della tecnica con la palla, della resistenza, della velocità, del gesto tecnico. Tutto ciò condito sull’infondere in loro tutte le esperienze che ho maturato nei miei più di 15 anni di attività calcistica passata».

Perché una scuola calcio deve avere un preparatore atletico?

«La figura del preparatore atletico è di fondamentale importanza per tutte le categorie perché va a ricercare e a far maturare il meglio di ogni ragazzo, andando a migliorare il percorso di crescita del calciatore grazie agli studi compiuti in questo settore».

Un preparatore atletico serve solo per il gioco del calcio?

«Il preparatore atletico è utile ed essenziale in qualsiasi sport»

Come ti interfacci con i mister dei ragazzi?

«Con il mister Domenico D’Amicis ho un ottimo rapporto, che è nato in passato, in quanto sono stato io stesso un suo calciatore e da lui c’è solo da imparare. Grazie a questo rapporto cerchiamo di unire la sua grandissima esperienza nel mondo del calcio con la mia esperienza sia in ambito calcistico, sia grazie a tutto ciò che ho imparato durante i miei primi tre anni di università».

Da che età un giovane calciatore deve avere un preparatore?

«Il calciatore deve avere la possibilità di crescere sin dall’inizio con la figura del preparatore atletico o comunque con gente qualificata che lo possa aiutare a ricevere tutte quelle nozioni importanti che gli serviranno per tutta la carriera».

Che consigli dai a tutti i ragazzi che praticano sport?

«Ai ragazzi consiglio di divertirsi, di sfruttare tutto ciò che lo sport ha da offrirti, perché non è una semplice attività al di fuori delle quattro mura di casa, ma è un momento di sfogo e di divertimento in cui il ragazzo non deve pensare ad altro. Cerchiamo sempre di incentrare i nostri allenamenti nel far capire l’importanza dello sport nel percorso di crescita, perché ti aiuta sotto vari aspetti tra cui: il rispetto per il prossimo, la responsabilità, l’educazione verso persone più grandi di te stesso (ad es. mister e dirigente). Grazie a questi punti fondamentali è importante creare un gruppo armonioso ed affiatato perché tutti sono importanti ed ognuno ha bisogno dell’altro».

Come prepari i ragazzi ad affrontare una partita importante?

«Ai ragazzi chiediamo di mettere in pratica tutto ciò che hanno appreso negli allenamenti durante la settimana e soprattutto di divertirsi. Cerchiamo di soffermarci sulla prestazione più che al risultato, perché la squadra avversaria può anche essere più forte di noi, ma l’importante è uscire a testa alta dando il meglio di se stesso per non avere rimpianti».

 











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