L’aumento della tassa sui rifiuti oscillerà tra l’1,8 e il 2% rispetto alla soglia del 2022. Come diretta conseguenza, questo incremento metterebbe a dura prova, ancora più di quanto già non lo siano, le piccole e medie imprese dell’artigianato locale
Approvate le modifiche delle aliquote Tari. L’aumento della tassa sui rifiuti oscillerà tra l’1,8 e il 2% rispetto alla soglia del 2022. Come diretta conseguenza, questo incremento metterebbe a dura prova, ancora più di quanto già non lo siano, le piccole e medie imprese dell’artigianato locale. Casartigiani Taranto vorrebbe aprire un immediato tavolo di confronto con il sindaco Rinaldo Melucci, gli assessori interessati, il presidente della municipalizzata Amiu, Giampiero Mancarelli e le parti sociali.
«Necessitiamo dell’istituzione – dice il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo - di un tavolo permanente, che coinvolga tutti gli amministratori locali e gli addetti ai lavori, per trovare idee, strumenti e soluzioni utili per non creare ulteriori aggravi all'imprenditoria tarantina. L’anno venturo, vorremmo che le nostre imprese paghino meno tasse e usufruiscano di un servizio sui rifiuti dalla qualità maggiore. Due punti di percentuale in più della tassa sui rifiuti preoccupano molto, perché colpisce maggiormente le imprese del settore alimentare, già notevolmente compromesse dalle difficoltà degli ultimi anni».
Più in generale, sulla tematica rifiuti, Casartigiani Taranto ha più volte segnalato l’inefficienza del servizio della municipalizzata: «Abbiamo più volte ribadito al presidente Mancarelli – continua Castronuovo – la nostra totale disponibilità a ispezionare le nostre aziende, per migliorare il servizio per ridurre l'impatto minore sui costi del conferimento in discarica. Purtroppo, questa nostra propensione al dialogo è stata in più occasioni disattesa. Abbiamo già convocato tutte le categorie di Taranto e, se necessario, saremo pronti a manifestare il nostro dissenso, in ogni maniera. Le aziende, in questo momento di dura crisi nazionale, vanno tutelate e non affondate».
Castronuovo, infine, ribadisce lo stato di criticità in cui versano le piccole medie imprese e l’impossibilità dei futuri imprenditori di avviare nuove attività. «Non è la prima richiesta che avanziamo – prosegue il coordinatore regionale di Casartigiani – perché in ogni fase della vita amministrativa della città, con il sindaco Melucci così come con il Commissario Prefettizio Cardellicchio, abbiamo sollecitato l’apertura di un tavolo permanente, a cui potessero trovare posto tutte le parti coinvolte. L'obiettivo era ed è supportare le imprese locali nell'affrontare i costi della raccolta differenziata. Il nostro appello è rimasto inascoltato e perciò la voce degli imprenditori si è spenta con nostro grande disappunto». «Sappiamo che l’aumento della Tari – conclude Castronuovo - servirà a rientrare nei costi sinora sostenuti. Tuttavia, crediamo che il servizio debba anche essere all’altezza degli esborsi che cittadini e imprenditori sono costretti a sostenere e secondo noi questo rapporto costi-benefici non c'è».