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25/05/2010 06:55:47 - Provincia di Taranto - Politica

Se ne è discusso all’interno della Consulta per lo Sviluppo

 
Quella che il presidente della Provincia Gianni Florido ha definito la nuova vertenza Taranto, trova l’appoggio incondizionato di tutta la Consulta per lo Sviluppo. Nella riunione di ieri mattina a Palazzo del governo, è stata discussa la prima bozza del documento che contiene proposte di intervento per il territorio e per l’economia. Taranto e la Terra Ionica hanno bisogno di nuovi progetti, di nuovi investimenti per superare la crisi occupazionale, le emergenze sociali. Le basi da cui partire ci sono. Il porto, crocevia strategico nel Mediterraneo di traffici commerciali, il turismo che non è solo mare ma arte, cultura, storia. Potenziare questi settori aiuterebbe a superare una crisi che qui conosce picchi altissimi, con la quasi certezza che l’economia della città e del territorio non può più dipendere soltanto dalla grande industria. Occorre diversificare, puntare su altre fonti di ricchezza, lo sviluppo è la parola chiave. In questo senso la vertenza Taranto è il punto di partenza per il futuro in riva allo ionio, una presa di coscienza delle difficoltà croniche della città.
La mattinata si è aperta in Provincia con l’attesa davanti alla Sala di Presidenza, mentre al tavolo dei lavori cominciano a sedere il presidente Florido, l’assessore ai Lavori pubblici Costanzo Carrieri e via via le istituzioni che formano la Consulta. Si attende il sindaco di Taranto Stèfano. Arriverà l’assessore Cataldino.
Non ci sono dichiarazioni prima che abbia inizio l’incontro, nessuna intervista, nessun commento. Solo i flash dei fotografi e le riprese delle TV. Poi le porte della grande sala si chiudono. I giornalisti restano fuori.
Il 7 giugno la Consulta tornerà a riunirsi, questa volta il progetto sarà definitivo, e toccherà al governo Berlusconi dare le risposte.
Intanto si vigilerà sugli sviluppi della vertenza, affinché i tempi non si allunghino e si possano raggiungere subito gli obiettivi. Come ad esempio la piastra logistica del porto, 200 milioni di euro che il Cipe deve sbloccare.
Il presidente Florido auspica l’unità di intenti e la partecipazione popolare alle sorti del futuro di questa città e di questa provincia.
 
Nicola Sammali










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