«L’unico accordo che ho siglato è con gli iscritti al partito e con i cittadini pugliesi»
«La scelta del capogruppo PD in Consiglio regionale non è il risultato di un accordo ma è l’individuazione di una personalità politica di spessore che risponde alla mia richiesta di rinnovamento .
Discutere dell’appartenenza di De Caro, se a Tedesco o Emiliano, è inutile, così come affermare che esistano patti contro o per qualcuno. Queste logiche dovrebbero essere abbandonate, non per il bene del PD ma per il bene dei pugliesi.
L’unico accordo che ho siglato è con gli iscritti del PD e con loro ho preso un impegno preciso: cambiare fase con l’obiettivo di posizionare il PD all’interno di un rapporto forte e diretto con tutti i pugliesi.
Il PD non è un autobus sul quale salire e scendere a seconda delle convenienze politiche o di altro genere. E poi, dovremmo andare oltre queste logiche, che portano all’esasperazione dei dissidi interni.
Durante l’ultima assemblea nazionale del PD ha dato un chiaro segnale di unità, e questa mossa ha aperto una ferita al cuore del centrodestra, costretto ad uscire allo scoperto e a smentire la favola che racconta agli italiani da quindici anni. Non va tutto bene, anzi si ammette per la prima volta la necessità di mettere le mani nelle tasche degli italiani e si prospettano duri sacrifici per uscire dalla crisi. Se anziché parlare di questo, si discute sempre delle solite cose restiamo impantanati in una logica da corridoio dei passi perduti.
Sono il segretario regionale e ho l’obbligo di restare il segretario di tutti»