Una parte, fra cui diversi fondatori, decidono di abbandonarlo: ecco le motivazioni
«A seguito degli ultimi eventi che si sono succeduti in questi ultimi mesi, e dell’ultima settimana in particolare, siamo giunti alla drastica decisione di non voler più far parte di questo tipo di comitato. Savesi, se siamo giunti a questa decisione, credeteci, lo facciamo solo ed esclusivamente nell’interesse del nostro paese e in funzione dell’obiettivo che ci ponemmo tre anni fa quando fondammo il Comitato Cittadino Salute Pubblica. Il nostro unico scopo è stato sempre quello di portare a Sava il più essenziale servizio per un paese che possa definirsi civile: la fogna.
Non vogliamo entrare in polemica ne sul merito ne tanto meno sul metodo che si sta perseguendo, ma ai cittadini più attenti non sarà sfuggito come, in questi ultimi mesi, l’inattività del Comitato abbia portato da una parte ad un accomodamento con l’Amministrazione, dall’altra, diretta conseguenza della prima, allaparalisi dell’azione del gruppo, nonostante l’estrema importanza degli avvenimenti accaduti e che drammaticamente continuano a susseguirsi.
Palese dimostrazione dell’azione svilente e inoperosa del Comitato di questi ultimi mesi è la mancanza di convocazioni, di nuove linee programmatiche e di iniziative.
Alla luce di queste considerazioni, riteniamo dunque che non ci siano più le condizioni per continuare a fare il percorso insieme al resto del gruppo, e confermiamo di aver serenamente maturato la decisione, nonostante tra noi ci sia il fondatore, di non voler più far parte del Comitato Cittadino Salute Pubblica.
Questo gesto non va ovviamente interpretato come una sorta di resa, al contrario, siamo convinti che il modo migliore per poter continuare ad operare per il raggiungimento dell’obiettivo sia collaborare in sinergia solo con quelle persone che in questi anni hanno dimostrato il loro impegno “con i fatti” e non con le chiacchiere di piazza. “Forse” l’obiettivo è comune, ma i percorsi sono diversi e il tempo, che sul dirsi è galantuomo, contribuirà a fare chiarezza.
Il nostro pensiero era, e rimarrà sempre, quello che: il Comitato è PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA, agire in piena autonomia e indipendenza da tutti e tutto, e che è fatto di idee, confronto e dialogo.
Di una cosa tutti possono star certi: il nostro impegno continuerà ad essere serio, determinato e concreto. Siamo abituati a “fare”, non a informarci di quello che fanno gli altri: questa è un’abitudine molto diffusa a Sava, ma che non ci appartiene, semplicemente perché non porta ad alcun risultato!»