venerdì 22 novembre 2024


12/08/2023 09:02:17 - Provincia di Brindisi - Attualità

L’analisi di Angelo Camassa

«Francavilla non riesce a sfondare il tetto minimo del 65% di raccolta differenziata. Ricordiamoci che una maggiore raccolta differenziata è indicatore di vari fattori compreso il contributo alla riduzione degli effetti ambientali delle nostre attività antropiche. Effetti ambientali che tutti noi stiamo subendo come ad esempio il cosiddetto cambiamento climatico. Fare la differenziata dei nostri rifiuti certamente è il nostro piccolo contributo a ridurre o quanto meno a non aumentare gli effetti. È sicuramente un piccolo gesto, come una goccia in mezzo al mare, ma con altrettanta sicurezza tante gocce possono fare il mare. Pertanto è fondamentale raggiungere alti livelli di differenziata.

Le Amministrazioni comunali devono impegnarsi sia per questioni legislative, sia per questioni etiche, a mettere in campo politiche tese a fa ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati. Francavilla Fontana pur essendo estesa e demograficamente maggiore di altri comuni del territorio di riferimento (Ambito di Raccolta Ottimale - ARO) non può né deve motivo di giustificazione per questi “numeri” di raccolta differenziata (vedi immagine 1), che la colloca di fatto all'ultimo posto (vedi immagine 2), nel caso si volesse fare una classifica tra i comuni dell’ARO come “comuni ricicloni”. Anche perché l'effetto di una maggiore differenziata è quella di poter recuperare le cosiddette materie prime seconde che possono sostituire lo sfruttamento naturale delle materie prime riducendo anche la dipendenza dall'import di queste materie sul mercato internazionale.

Va detto che la differenziata deve stabilire anche una riduzione del costo di raccolta e smaltimento, la cosiddetta Tari, da parte dei cittadini virtuosi. Va da sé che spingere sulla differenziata deve generare per i cittadini un ritorno anche economico, di fatto un premio, per il loro impegno a differenziare.

L’Amministrazione di Francavilla dunque deve impegnarsi in maniera prioritaria quanto risolutivamente, per accrescere la percentuale di differenziata così come di istituire un nuovo servizio di raccolta, smaltimento e pulizia urbana. Ricordiamoci che siamo al quinto anno di proroga del contratto scaduto nel 2018. Chiaramente la proroga non consente ne all'azienda di fare investimenti in termini di nuove e più efficaci attrezzature, cosi come per l’amministrazione di mettere in piedi progetti e/o attività pluriennali (esempio raccolta puntuale e isole ecologiche).

Qualche tempo fa proposi di istituire una task force comunale sulla questione ambientale composta da amministratori, associazioni ambientaliste ed esperti. Non vai mai dimenticato che una minore differenziazione dei rifiuti è potenzialmente un fattore che favorisce la triste quanto criminale attività di abbandonare rifiuti in ogni dove, con gravi conseguenze sulla salute di tutti compreso di chi li abbandona».

 

Angelo Camassa











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