«La dotazione finanziaria di 300mila euro per le imprese di molluschicoltura però, pur essendo più alta di 100.000 euro rispetto allo scorso anno, appare comunque insufficiente a coprire le gravi perdite del settore, già solo della provincia ionica»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato di associazioni e sindacati sulla crisi della mitilicoltura tarantina.
«Certamente una buona notizia data dall’assessore regionale al ramo Donato Pentassuglia, quella del bando regionale che assegna sostegni economici alla mitilicoltura sul territorio regionale. La dotazione finanziaria di 300mila euro per le imprese di molluschicoltura però, pur essendo più alta di 100.000 euro rispetto allo scorso anno, appare comunque insufficiente a coprire le gravi perdite del settore, già solo della provincia ionica. A questo proposito va ricordato che la stima fatta dal nostro gruppo di associazioni e sindacati, che rappresenta il 90% delle cooperative tarantine, riporta un danno che è tra i 5 e i 6 milioni di euro con riferimento al prodotto finito, quindi tre volte quello riferito da chi peraltro non esercita neanche questa attività, e presumibilmente un danno altrettanto consistente è da mettere in conto con riferimento al seme, quindi per il prossimo anno.
Inoltre, va detto che i criteri di assegnazione del contributo sono strutturati in modo tale da lasciare fuori una parte importante delle realtà che si occupano di mitilicoltura: a Taranto per esempio le dieci più grandi non potranno accedervi.
Questo avremmo riferito all’assessore Pentassuglia e allo stesso presidente Emiliano, se avessero colto il nostro invito a convocare un incontro ad hoc, ma da qui ripartiamo per chiedere che vengano individuati altri strumenti per garantire e distribuire le risorse in maniera efficace alle imprese che si occupano della coltivazione dei mitili e che vivono un momento di estrema difficoltà. E’ nota infatti la particolare condizione di sofferenza del settore a Taranto, dove la moria dei mitili è stata determinata dalle alte temperature raggiunte nel Mar Piccolo».
Agci Agrital
Confcooperative
Legacoop Agroalimentare di Taranto
Unci Agroalimentare
Fai Cisl
Flai Cgil
Uila Pesca