«La richiesta di revoca della carica di presidente del Consiglio di Vico è pretestuosa e strumentale»
Anche i rappresentanti dell’Amministrazione (nello specifico il presidente del Consiglio Gianni Vico, accompagnato dal segretario generale Francesco Italo Spagnolo), sono stati ricevuti dal Prefetto. Questa volta l’esito dell’incontro sembra di orientamento opposto. Questo il comunicato emesso, a tal proposito, da Palazzo di Città.
«In data 15 gennaio, presso la Prefettura di Taranto si è tenuto un incontro tra S.E. il Prefetto di Taranto, dott. Alfonso Pironti, il presidente del Consiglio Comunale di Manduria, dott. Giambattista Vico e il segretario generale dello stesso Ente, dott. Francesco Italo Spagnulo, alla presenza del Vice Prefetto dott. Antonio Paglialonga ed il Capo di Gabinetto dott.ssa Cosima Distani.
L’incontro, fissato dal Prefetto, si era reso necessario per sentire le ragioni dell’Amministrazione Comunale di Manduria all’indomani della presentazione di alcuni rilievi sollevati dalla minoranza consiliare in merito all’annullamento dei lavori consiliari.
Nel corso dell’incontro sono state trattate tutte le problematiche già poste all’attenzione del Prefetto e, dopo ampia e cordiale discussione, è stata riconosciuta la correttezza del comportamento dell’Amministrazione Comunale di Manduria, non essendo state rilevate irregolarità di sorta che potessero giustificare l’atteggiamento allarmistico ed accusatorio delle minoranze consiliari.
E’ stato fatto rilevare che le eccezioni sollevate dai consiglieri dell’opposizione riguardavano materie ampiamente sviscerate in più sedi, che avevano già avuto la loro giustificazione dal punto di vista giuridico ed amministrativo, non ultimo, in un recente incontro, risalente al 5 gennaio u.s., con il dott. Paglialonga, dettato dall’esigenza di fugare qualsiasi dubbio in merito alla correttezza dei lavori consiliari. Allo stato attuale, la ripresentazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio denota, nuovamente, dei caratteri meramente strumentali diretti a colpire la stessa carica istituzionale per mettere, di fatto, in crisi l’intera maggioranza. Pertanto, pur ritenendo, dal punto di vista formale, legittime le modalità di riproposizione della revoca, che andrà in discussione in un prossimo Consiglio Comunale, nei modi e nei termini previsti dalla legge e dallo Statuto comunale, la stessa è ritenuta pretestuosa e strumentale e non condivisibile dal punto di vista morale, in quanto non è supportata da sussistenti e validi motivi, tali da giustificare una richiesta di revoca».
Delle due l’una: o i resoconti che le parti politiche rendono pubblici degli incontri non sono fedeli, oppure non c’è un orientamento coerente da parte della Prefettura. Sarebbe opportuno, allora, che il Prefetto, per maggiore chiarezza, rendesse pubblica una nota sulla sua posizione in questa disputa.