LNDC Animal Protection: “Stop ai pregiudizi su questi cani: adottateli in canile”
Il recente e tragico fatto di cronaca accaduto a Taranto ha avuto un finale positivo grazie al “fiuto” del Pitbull Pablo che, passando con i suoi pet mate a fianco della busta che conteneva un neonato ancora in vita, ha iniziato ad abbaiare bloccandosi in prossimità del piccolo. Il bimbo, abbandonato a poche ore dal parto con ancora il cordone ombelicale attaccato, è salvo e dopo le immediate cure dell’ospedale cittadino e sta bene: come noto, le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare la madre, mentre sono in corso di accertamento le ragioni che l’hanno portata a questo tremendo gesto.
«Come dimostra il comportamento di Pablo, preso alcuni anni fa in canile a Taranto e accompagnato da un’educatrice nel cammino di adozione, i Pitbull possono essere animali straordinari e ottimi compagni di vita, tanto sensibili e possenti quanto fragili caratterialmente, per cui è necessario che chi li accoglie in famiglia ne conosca le peculiarità e impari a gestirli e ad amarli nel modo corretto», ha spiegato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection. L’associazione, promotrice della campagna di sensibilizzazione sul Pitbull “Nelle mani giuste”, con Raffaella Mennoia come testimonial, coglie questa storia a lieto fine per invitare nuovamente i cittadini a valutare l’adozione in canile di uno di questi molossi, andando oltre i pregiudizi che per troppo tempo hanno ghettizzato questa tipologia di cane.
«Ogni cane assomiglia al proprio compagno umano», ha affermato Raffaella Mennoia, «e se amato, rispettato ed educato, diventa a prescindere da razza o genere l’amico di vita più affidabile, generoso e amorevolmente attento che ci sia, come lo è il mio staffordshire bull terrier Saki. Questa tipologia di cane», ha aggiunto la nota autrice televisiva e storico braccio destro di Maria De Filippi, «ha certamente un temperamento energico, ma non necessita per questo di essere dominato, quanto piuttosto accolto, con responsabilità e autorevolezza. Liberiamo davvero i pitbull, e ogni altro cane simile, da ogni pregiudizio».
«I pitbull sono cani che si sottomettono completamente all’umano e, se nelle mani sbagliate, possono diventare davvero macchine da guerra», ha aggiunto la presidente LNDC Animal Protection Piera Rosati: «Chi conosce e ama gli animali sa che non esistono “cani cattivi”, esistono cattivi uomini che usano il cane come uno status symbol e prendono i pitbull (o il cane che gli assomiglia di più, senza distinzione) per sembrare dei duri, senza preoccuparsi di trattarlo con il rispetto e l’amore che merita. Questi cani non cercano un branco dove vige la legge del più forte ma una famiglia che sappia accoglierli. Possono diventare animali davvero affidabili e “preziosi” se nelle mani giuste, come ha dimostrato Pablo. Il compito spetta a noi, i canili sono pieni di questa tipologia di cani: aspettano solo una famiglia che sappia conoscerli e amarli nella loro unicità».
(foto d’archivio)