«Solo la prontezza d’azione ha evitato conseguenze tragiche ad un lavoratore che, transitando vicino ad un nastro trasportatore ha rischiato di essere risucchiato dal motore che alimenta il rullo dello stesso nastro»
Nei primi otto mesi di quest’anno sono più di 570 i lavoratori che, nel nostro Paese, hanno perso la vita nei luoghi di lavoro o in itinere; a Taranto oggi è stato, fortunatamente, scongiurato l’ennesimo infortunio mortale, presso un’azienda che opera nelle pulizie industriali del sistema appalto di Acciaierie D’Italia S.p.A., in un siderurgico che ancora una volta dà prova della fatiscenza dei suoi impianti.
“Solo la prontezza d’azione, stando alle prime notizie che abbiamo ricevuto, ha evitato conseguenze tragiche ad un lavoratore che, transitando vicino ad un nastro trasportatore ha rischiato, se non ci fosse stata la prontezza di riflessi di un suo collega di lavoro, di essere risucchiato dal motore che alimenta il rullo dello stesso nastro, presumibilmente per carenza di protezioni” dichiara Luigi Spinzi, segretario generale Fisascat Cisl Taranto Brindisi.
“Rimaniamo in attesa della circostanziata ricostruzione di fatti che sono di per sé raccapriccianti, in quanto sembrerebbero fatali e ineluttabili considerata la situazione obsoleta degli impianti che mette in crisi la sicurezza interna ai luoghi di lavoro in quella fabbrica – prosegue Spinzi - ma è evidente che noi non demordiamo e rivendichiamo più controlli, più ispettori, maggiore informazione, formazione e investimenti nella prevenzione. Il tavolo di confronto aperto dalle confederazioni sindacali con il Governo in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve produrre, nel breve tempo, risposte chiare ed esigibili che determinino le condizioni per un lavoro sicuro e dignitoso e la costante salvaguardia della dignità della vita umana”.