venerdì 22 novembre 2024


26/09/2023 19:00:42 - Provincia di Taranto - Attualità

«Non vogliamo entrare nel merito, ma vogliamo ricordare a tutti - amministratori locali, regionali, rappresentanti del Governo-  che questo braccio di forza fra due entità politiche, sta facendo perdere a Taranto il sogno»

Il Governo, con una lettera del ministro Andrea Abodi, va via dal Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo. Una decisione improvvisa che segue quella di luglio del numero uno del Coni, Giovanni Malagò.

Ad agosto, il Commissario governativo per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese,in conferenza stampa dichiarava che le risorse economiche erano disponibili, anche se non c’erano ancora i progetti e soprattutto non v’era una  vision condivisa  riguardo i tre investimenti principali (ristrutturazione/costruzione ex novo dello stadio, centro nautico e  piscina), ma vi era comunque la volontà  di avviare un tavolo di confronto finalizzato ad individuare un percorso operativo.

«Nulla lasciava presagire che  – commenta il presidente provinciale di Confcommercio Taranto,  Leonardo Giangrande -il Governo, malgrado il passo indietro del presidente del Coni, potesse mettere in discussione la sua presenza nel Comitato organizzatore dei Giochi.

A distanza di un mese circa  la situazione è precipitata con un dietro-front governativo annunciato a sorpresa nella tarda ora di ieri sera. Cosa ha potuto determinare tale clamorosa decisione? Sono stati commessi degli errori? Forse, Si, No.

E’ evidente che il problema è anche politico oltre che di visione e di metodo.

Non vogliamo entrare nel merito, ma vogliamo ricordare a tutti - amministratori locali, regionali, rappresentanti del Governo-  che questo braccio di forza fra due entità politiche, sta facendo perdere a Taranto il sogno, a lungo accarezzato, di identificarsi un progetto eco-sostenibile, che porti benessere sociale, lavoro, economia e che lasci sul territorio  delle infrastrutture che diano qualità  e luoghi di socialità e crescita per i giovani.

Se ritardi nella progettualità e cantierizzazione delle opere ci sono, le fughe in avanti di una parte o le prese di posizione dell’altra,non possono che peggiorare una situazione che è già abbastanza critica. E’ necessario che le parti si parlino chiaro e si dettino le condizioni per collaborare anche a costo di qualche reciproco passo in dietro.

I Giochi del Mediterraneo prima ancora di essere il terreno di scontro di due mondi politici, sono il progetto di riscatto di una comunità che è davvero stanca di vedere espressioni della politica e delle istituzioni autoreferenziali e così poco attente ai bisogni dei cittadini ed al rilancio di un territorio che continua a dare, senza molto ricevere».











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