I lavori di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione inizieranno lunedì
Iniziano lunedì 16 ottobre i lavori di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione del Castello di Ginosa, per i quali il Ministero della Cultura ha stanziato complessivamente 6milioni 450mila euro.
Il soggetto attuatore dei lavori è il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia diretto dall’arch. Maria Piccarreta. Responsabile del procedimento, arch. Maria Franchini; supporto al RUP, arch. Loriana Filomena Dal Prà; progettazione e direzione Lavori, arch. Vincenzo Corrado. La direzione scientifica degli scavi archeologici è del dott. Roberto Rotondo, della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.
Grazie a questi lavori, il castello normanno di Ginosa ritornerà a splendere. Per segnare l’inizio di questa rinascita, sabato 14 ottobre, dalle ore 19, una grande festa, ideata con la ‘Fondazione Gianfranco Dioguardi’, con la direzione artistica dell’ing. Francesco Maggiore, si snoderà per le vie di Ginosa a partire da piazza Plebiscito fino al cantiere del Castello: musica, danze, installazioni luminose e una esposizione fotografica diffusa accoglieranno cittadini e forestieri.
Un momento di gioia condiviso con la comunità e con artisti di prestigio: sarà possibile ammirare le installazioni luminose disegnate da Vincenzo D’Alba come omaggio al mito di Giano, realizzate da Parisi 1876; ascoltare una inedita marcia elettronica arrangiata dal compositore Mattia Vlad Morleo ed eseguita dalla Banda AMG (Associazione Musicisti Ginosini); seguire la performance itinerante del corpo di ballo diretto da Maria Cristina Ribecco; visitare la mostra di fotografie di Maurizio Montagna dedicate al Castello; e assaporare il pane di Giano appositamente prodotto dallo storico forno di Peppino Piccolo. Gli artisti indosseranno camicie realizzate per l’occasione dalla ‘Sartoria Inglese’ di Ginosa, famosa in tutto il mondo.
Si tratta di un primo evento di valorizzazione del monumento che inaugura un ricco palinsesto di iniziative che saranno promosse per tutta la durata del cantiere di restauro, pensate per coinvolgere la cittadinanza ed informarla costantemente sullo stato dei lavori.
“Il valore di condivisone con la comunità territoriale è lo spirito che anima l’intero progetto di restauro del Castello di Ginosa”- chiarisce il Segretario Regionale del MiC per la Puglia, arch. Maria Piccarreta -“Ed è proprio in considerazione dell'attenzione riservata al bene e delle importanti risorse stanziate il Segretariato Regionale del MiC per la Puglia ha promosso un percorso partecipato in cui coinvolgere la cittadinanza attiva per la definizione del progetto di restauro e di rifunzionalizzazione”.
“L'obiettivo principale del restauro”- spiega l'architetto Maria Franchini, del Segretariato MIC Puglia -“Consiste nel restituire alla cittadinanza un bene culturale altamente simbolico per la comunità locale, un luogo denso di memoria, anche questo, che ha molte storie da raccontare prima di arrivare al passato più recente che lo ha visto, in epoca moderna, trasformato da baluardo di difesa in dimora signorile dei vari feudatari che si sono succeduti”.
La prima edificazione del castello è riferibile con buona probabilità all'XI secolo ma- “La sua storia, come dimostrano i saggi di scavo archeologico del pianoro retrostante al castello, è narrata dalla stratigrafia che attesta la frequentazione del sito già dall'età del Bronzo fino a giungere all'epoca normanna, a cui è fatta risalire appunto la prima fase del castello”- come sottolinea il direttore scientifico Roberto Rotondo, archeologo della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo.
Anche per il Castello di Ginosa si auspica un percorso di valorizzazione partecipato tra pubblico e privato: in questo contesto si inserisce la collaborazione con la Fondazione Fitzcarraldo di Torino, per la predisposizione di un piano di gestione e sostenibilità economica del bene culturale.
“Il progetto di valorizzazione del Castello di Ginosa”, come chiarisce il progettista, arch. Vincenzo Corrado del Segretariato MIC Puglia- “Ha come finalità principale il recupero del rapporto con la città e con la sua comunità, sia in termini fisici, per mezzo della riabilitazione del percorso che dal ponte attraverso la corte interna giunge sino al pianoro concludendo di fatto l'asse urbano di corso Vittorio Emanuele II, sia in termini sociali, attraverso un'equilibrata rifunzionalizzazione degli ambienti interni di cui si compone il monumento”.
In altri termini il Castello si candida a diventare riferimento delle attività culturali e dei progetti legati all'associazionismo per mezzo di un programma fondato sull'idea di un mix funzionale, capaci di ospitare iniziative di varia natura, accomunate e ispirate dalla costante relazione tra città, monumento e paesaggio, di cui la gravina su cui è ubicata la rocca è protagonista indiscussa.