La relazione tra enogastronomia, cultura e turismo crea sviluppo sostenibile per la regione
Giovedì 23 novembre, alle ore 16, a Taranto, presso il relais Histò, si terrà la terza edizione del Workshop “In Puglia il cibo è cultura” che avrà al centro il cibo nel suo ampio significato di tradizione, dieta mediterranea, salute, stile di vita. Il cibo infatti rappresenta una cultura ben radicata in Puglia, dove i sapori, i colori, le eccellenti tipicità e le usanze popolari si mescolano e diventano narrazione, che racconta la storia dei borghi e delle aree rurali ricche di suggestioni.
In Puglia è sempre festa a tavola grazie ai sapori autentici, con la variante paese che vai, ricetta tipica che trovi. Così le antiche usanze si rinnovano e si reinventano con creatività, proiettandosi verso un futuro sostenibile, anche in chiave turistica.
Infatti la cultura enogastronomica rappresenta una delle principali leve di sviluppo del turismo pugliese. È un valore aggiunto significativo dell'offerta regionale di pregio, ampiamente apprezzata dai turisti per la sua qualità, favorendo la destagionalizzazione e l'internazionalizzazione. Infatti il “ciboturismo” rappresenta un driver che stimola viaggiatori da tutto il mondo a visitare la regione e genera valore economico grazie al consolidamento del “brand Puglia”. Inoltre contribuisce a creare nuove opportunità per tutta la filiera allargata con straordinarie possibilità di crescita, perché deve ancora sviluppare a pieno tutto il suo potenziale.
Il turismo enogastronomico rappresenta una forma di turismo culturale che, valorizzando i territori, offre al viaggiatore l’opportunità di entrare in contatto con lo spirito autentico del luogo e di acquisirne, attraverso il cibo, il senso di comunità.
Ad aprire i lavori del workshop sarà Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese e direttore del Dipartimento ricerca e innovazione umanistica dell’Università di Bari.
Roberta Garibaldi, tra i maggiori esperti in materia, spiegherà quali sono “Le mosse vincenti del turismo enogastronomico”. Garibaldi è vice presidente del Comitato Turismo OCSE e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
“Il cibo al centro delle strategie della salute e del welfare culturale” sarà invece l'argomento che tratterà Filomena Corbo, coordinatrice del Centro interdipartimentale “Cibo in Salute” dell’Università di Bari.
Il filo conduttore del workshop sarà il pane, che ha un ruolo culturalmente significativo nel patrimonio di una comunità ed è l’alimento base attorno al quale si sviluppa il Progetto internazionale “Breads of the Unesco Creative Cities”. L’iniziativa ha l’obiettivo di preservare il valore dei pani tradizionali, includendo qualsiasi alimento nel mondo che utilizzi una farina locale.
A illustrare il progetto sarà il suo ideatore Giuseppe Biagini, fondatore di Creative Knowledge Foundation.
A seguire si terrà il talk, coordinato dalla giornalista Antonella Millarte, che vedrà la partecipazione di Fabrizio Flavio Baldassarre, docente di economia e gestione delle imprese dell’Università di Bari e Presidente del Comitato di progetto del Corso “Valorizzazione patrimonio enogastronomico” dell’ITS Agroalimentare Puglia. Interverranno inoltre Dalila D’Allocco, ricercatrice di storytelling agroalimentare nell’ambito del progetto “Interreg Creative@Hubs” e Vincenzo Leggieri, presidente Comunità Daune - Cooperativa di Comunità di Accadia, il borgo sui Monti Dauni finanziato dal PNRR con 20 milioni di euro per la rigenerazione culturale, sociale ed economica.
A tirare le fila degli interventi sarà Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
Il workshop si concluderà con l’originale performance teatrale “Le Pupe di pane”. Il pane, collante fra i popoli, è al centro di un viaggio immaginario che mette in gioco la creatività e la memoria, attraverso una rappresentazione sulla sua preparazione.
Al termine saranno servite “degustazioni relazionali” in tema.