Buon sangue non mente: difensore centrale, arcigno e grintoso come lo zio, è uno dei perni della squadra allenata da mister Patruno
Si chiama Marco Tondo, classe 1995, difensore centrale, con i … gradi di capitano.
E’ il nipote dell’ex, ed indimenticato, calciatore del Manduria Damiano Tondo, uno dei perni del Brilla Campi, la squadra del girone B dell’Eccellenza pugliese allenata da mister Patruno.
E’ proprio vero: buon sangue non mente. Così come lo zio, Marco Tondo ricopre il ruolo di difensore centrale: è arcigno e grintoso, un trascinatore della propria squadra. Un’unica differenza con Damiano: Marco è destro, Damiano era mancino.
A “formarlo”, calcisticamente, è stato proprio zio Damiano, quando questi allenava il Guagnano, club che all’epoca militava in Prima Categoria. Faceva coppia con Marco Ricciato e costituivano un muro difensivo difficilmente valicabile. In quel Guagnano giocava anche un altro ex del Manduria: Lorenzo “re” Leone.
La coppia Tondo-Ricciato si è poi ricostituita a Campi Salentina. Marco Tondo indossa la casacca giallorossa del Brilla Campi da otto anni e, grazie alle sue prestazioni, grazie al suo attaccamento alla squadra nonché al suo carisma, ricopre anche il ruolo di capitano.
Con il Brilla Campi Marco Tondo lo scorso anno è arrivato sino alla finale dei play off del torneo di Promozione, disputata contro il Taurisano. Grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare, al Brilla Campi è bastato l’1-1 per vincere i play off e, dunque, per ottenere le credenziali giuste per essere poi ripescato in Eccellenza.
Inutile rimarcare come Tondo sia stato titolare in quella squadra: ben 23 presenze e solo due volte sostituito (all’11’ della ripresa di Brilla Campi-Locorotonto terminata 1-0 (al suo posto entrò Resinato) e nei minuti di recupero della partita Taurisano-Campi terminata 1-0 (al suo posto entrò Longo). In tutta la stagione saltò solo 5 partite.
Quest’anno, poi, Marco Tondo ha dovuto saltare le prime quattro giornate di campionato per squalifica: il cartellino rosso lo rimediò nell’infuocato finale dell’ultimo atto della post season della Promozione (la finale dei play off con il Taurisano). Lo stop, essendo lui il capitano della squadra, si raddoppiò: da 2 a 4 giornate.
Poi Marco Tondo ha giocato da titolare le altre 8 partite del Brilla Campi, quelle ovvero della lunga serie positiva, interrotta solo domenica scorsa.
Insomma, Damiano Tondo ha saputo ottimamente trasmettere le sue doti al nipote Marco. Damiano, lo ricorderanno i tifosi del Mandura, arrivò nel club biancoverde dopo il fatale spareggio con il Galatone a Brindisi. Tondo militava proprio nel Galatone. Ma l’anno successivo, con il compianto presidente Antonio Mariggiò, Damiano Tondo venne a dare man forte alla squadra manduriana. In quella rosa vi erano diversi altri bravi calciatori: il portiere Uccio Doria (ora dirigente del Mesagne), capitan Scolozzi, Franzoso, Rielli, Ferilli, Vacca, Gianfreda, il bomber Totò Preite, il regista Massimo e l’attaccante Filotico, per fare alcuni nomi.
A Damiano l’abbraccio degli sportivi manduriani.