Il mitico Edoardo Raspelli farà conoscere a tutta l’Italia alcuni scorci del centro storico di Castellaneta, la sua gravina, Rodolfo Valentino e il museo a lui dedicato, le cartellate con vincotto, alcuni altri prodotti tipici e, naturalmente, l’uva da tavola, il prodotto principe del territorio
Domenica 3 dicembre, alle ore 10:55 su Canale 5, andrà in onda la trasmissione televisiva Melaverde che verterà principalmente sulla città natale di Rodolfo Valentino Castellaneta e sulla regina della tavola, l’uva, e suoi derivati.
A condurre la trasmissione, diretta dal regista Michele Zito su testo dell’autore Nicola Fontana, è il mitico Edoardo Raspelli, che farà conoscere a tutta l’Italia alcuni scorci del centro storico di Castellaneta, la sua gravina, Rodolfo Valentino e il museo a lui dedicato, le cartellate con vincotto, alcuni altri prodotti tipici e, naturalmente, l’uva da tavola, il prodotto principe del territorio.
Melaverde farà conoscere in Italia le bellezze di Castellaneta e la bontà dei prodotti di questa terra. Il programma televisivo offrirà l'opportunità a tutti i produttori locali, non soltanto alle aziende coinvolte direttamente, di far apprezzare la rinomata uva da tavola e i suoi derivati, come il vincotto e le confetture. Investire nella promozione è uno dei modi migliori per aiutare tutto il comparto agricolo e turistico di questo territorio.
Questa zona, oltre ad aver dato i natali a Rodolfo Valentino ed essere caratterizzata dal paesaggio spettacolare dalle gravine, è molto importante per la coltivazione di uva da tavola.
Raspelli incontra Donato Dezio della società agricola Valledoro in una vigna di uva da tavola con pergolato, detto tendone. Successivamente Raspelli e Dezio si spostano nel magazzino della società agricola Valledoro per la lavorazione, il controllo qualità, il confezionamento nei cestini di plastica.
Nell’azienda Castelvinitto tuo fratello Fabio che lo farò uscire su Rete 4 nel programma Melaverde ?
, invece, Giuseppe Nico fa vedere a Raspelli come si produce il mosto concentrato per il vincotto; l’uva viene diraspata separando gli acini dai raspi, portata successivamente nella pressa per essere spremuta e fatta sgrondare e il mosto ottenuto viene fatto entrare nel concentratore per scaldarlo in modo che evapori l’acqua; il mosto concentrato viene utilizzato in cucina come mosto cotto, per il taglio dei vini, per la produzione di aceto balsamico di Modena e per la preparazione del vincotto.
Raspelli si porta all’azienda Tocchi di Puglia dove Michelina Cericola sta raccogliendo l’uva della sua piccola vigna per fare la confettura con una varietà apirene che rimane ferma almeno un giorno perché la confettura lega di più, la consistenza è migliore. L’azienda coltiva direttamente anche tutta la frutta e la verdura da lavorare in laboratorio, principalmente per i sottoli, e in particolare la cicoria col purè di fave invasettati in due piani separati.
Infine Caterina Lippolis Ripa fa assaggiare a Raspelli le cartellate immerse nel vincotto, notoriamente preparate con farina, lievito, acqua, vino bianco, olio, sale, impastate e stese a sfoglia sottile e stretta, arrotolate a spirale, fritte in olio e poi immerse nel vincotto con una spolverata di cannella.