E’ una 28enne: è in carcere a Taranto
Abusivismo edilizio: riconosciuta colpevole di aver realizzato, in concorso con altre persone, una costruzione senza concessione edilizia, una 28enne di Francavillea Fontana è stata arrestata l’altro giorno dai carabinieri della stazione della città degli imperiali. A.S. – gli investigatori hanno reso note solo le iniziali del nome e del cognome della giovane donna – è stata rinchiusa nel carcere di Taranto.
La vicenda ha preso le mosse diverso tempo fa. All’atto dei controlli, risultò una costruzione che era in corso di realizzazione senza che i proprietari dell’area avessero mai ottenuto dal Comune la prescritta concessione edilizia. Concessione edilizia che non è assolutamente un optional, ma un provvedimento del Comune senza in quale non si può iniziare la realizzazione di un manufatto. Che costruire abusivamente è un reato, lo ha sperimentato sulla propria pelle la 28enne francavillese che l’altro giorno si è vista arrivare a casa i carabinieri, che avevano tra le mani un ordine di carcerazione a suo carico spiccato dai giudici del Tribunale di Brindisi. I militi hanno dato alla donna il tempo di organizzare i propri effetti personali e, dopo averla fatta accomodare sul sedile posteriore dell’auto di servizio, l’hanno accompagnata in carcere, a Taranto. Per aver realizzato un manufatto abusivo la 28enne di Francavilla Fontana ha rimediato una condanna a due mesi di reclusione, oltre che una multa di 10mila euro.
Se in genere in frangenti come questi finisce a “tarallucci e vino”, questa volta, invece, la giustizia ha fatto il suo corso sino in fondo. L’aver violato la legge, realizzando una costruzione senza aver prima chiesto e ottenuto le autorizzazioni amministrative necessarie, è costato davvero caro alla giovane donna residente nella città degli imperiali. A conclusione dei diversi gradi di giudizio, dopo che la sentenza a suo carico è diventata definitiva, la 28enne è finita dietro le sbarre. Non è dato sapere se la ragazza attendeva l’arrivo dei militari dell’Arma o se, quando ha sentito le forze dell’ordine bussare alla porta della sua abitazione con un mandato di cattura a suo carico tra le mani, sia caduta dalle nuvole. Fatto sta che, dopo che i militi le hanno notificato l’ordine di carcerazione, alla donna non è restato altro da fare che seguire i carabinieri, che l’hanno portata a Taranto, nella casa circondariale del capoluogo jonico. Quanto la giovane donna resterà dietro le sbarre non è possibile saperlo, ma anche se la sua permanenza in prigione dovesse protrarsi solo per pochi giorni, un fatto è certo: alla fine di questa vicenda avrà sperimentato sulla propria pelle che costruire abusivamente può costare davvero molto caro.