«Le iniziative organizzate dall’associazione e dalle imprese del territorio, che non finiremo mai di ringraziare, sarebbe bello fossero anche sostenute economicamente da parte dell’Amministrazione comunale, che non ha mai elargito, e ci teniamo a sottolinearlo, alcun contributo economico»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato di Rilanciamo Avetrana Insieme.
«Essere comunità significa lavorare per il bene comune e la collettività mettendo da parte posizioni personalistiche che nulla hanno a che fare con la volontà e anche la necessità di organizzare e fornire alla cittadinanza avetranese, limitrofa e ai turisti qualche ora lieta e di sano divertimento in un mondo martoriato da guerre e cattive notizie.
Come si pensa di poter aspirare alla pace se essa per prima non alberga nel nostro animo e nel nostro cuore? L’impegno e la dedizione di associazioni, aziende e commercianti nonché dei cittadini merita attenzione, rispetto, sostegno e cooperazione. In un mondo totalmente cambiato, probabilmente in peggio, il mettersi assieme andando oltre i propri seppur necessari punti di vista, mettendo a disposizione della collettività importanti risorse umane, materiali e anche finanziarie, ha bisogno però di una Amministrazione collaborativa.
Le iniziative organizzate dall’associazione e dalle imprese del territorio, che non finiremo mai di ringraziare, sarebbe bello fossero anche sostenute economicamente da parte dell’Amministrazione comunale, che non ha mai elargito, e ci teniamo a sottolinearlo, alcun contributo economico. Anche su questo auspichiamo un cambio di passo.
Ciò a cui abbiamo assistito nuovamente non fa del bene al territorio e alla socialità in generale, non fa del bene ai cittadini. Le importanti iniziative attuate dall’associazione, dalle aziende e dai commercianti hanno anche l’obiettivo di animare un territorio che per mille motivi soffre e stenta ad andare avanti; il ritorno di immagine sul lungo periodo si somma alle immediate ricadute che eventi del genere creano nel locale sistema economico.
I grandi eventi comportano anche delle scelte e qualche rinuncia, nonché una ottimale programmazione delle attività da svolgere in quei luoghi dove appunto dovranno tenersi. Fa specie non permettere lo spostamento delle luminarie o l’installazione delle stesse in altro posto altrettanto consono, costringendo gli organizzatori ad una riorganizzazione dell’assetto generale del concerto; fa specie che semplici lavori che potevano essere programmati mesi prima della durata di una o due giornate lavorative iniziano il giorno prima dell’evento da tempo programmato e continuano il giorno stesso costringendo anche qui gli organizzatori a fare ciò che una normale, ordinaria e ordinata amministrazione avrebbe dovuto fare: chiedere l’immediata rimozione del cantiere per permettere ai cittadini di godere in tutta sicurezza dell’evento.
Essere accoglienti significa anche non infierire contro automobilisti che hanno percorso anche molti chilometri per raggiungere Avetrana.
Potremmo continuare ma crediamo che il senso si sia capito; la crescita del territorio ha bisogno di supporto piuttosto che di dispetti. Creare le condizioni per ostacolare gli organizzatori e mettere in forse l’evento, togliendo anche l’opportunità ai tanti artisti avetranesi di esibirsi fa evidentemente parte di una strategia che non condividiamo e che porta in un vicolo cieco.
L’evento è stato realizzato, migliaia di persone vi hanno assistito ed Avetrana è stata animata come non mai di questo periodo; ma come organizzatori auspichiamo che quanto accaduto con tutti i disagi arrecati all’evento, all’organizzazione, a di riflesso a tutte le attività imprenditoriali e commerciali che convintamente vi hanno preso parte sia solo una brutta parentesi da dimenticare e che mai più si riproporrà. Auspichiamo una maggiore sensibilità e cooperazione per permettere di sperare in un futuro migliore per Avetrana».