lunedì 23 dicembre 2024


01/07/2010 07:06:18 - Manduria - Cultura

«Scelte e percorsi» il titolo del libro scritto per “evitare un sempre più evidente ed insostenibile abbassamento della qualità e dell’intensità del confronto politico tra coalizioni politiche alternative”

 
Sarà di prossima uscita, nelle librerie ed edicole di Manduria, il nuovo lavoro di Gianfranco Mazza, attuale dirigente del locale Partito Democratico.
Nato a Manduria nell’aprile del 1957, milita e dirige sin da giovanissimo (dal 1975 al 1981), l’Unione Gioventù Comunista d’Italia (marxista – leninista) di Manduria, organizzazione giovanile del Partito Comunista d’Italia.
Nel novembre del 1981, con la quasi totalità dei dirigenti extraparlamentari, confluisce nel Partito Comunista Italiano di E. Berlinguer. A dicembre del 1982, a soli venticinque anni, viene eletto e vi rimane fino al 1985, segretario del PCI manduriano nonchè componente della Direzione provinciale Jonica.
Insieme al rinnovato gruppo dirigente apre una nuova, vivace e moderna stagione politica. Viene eletto consigliere comunale del PCI nel 1985, diviene capogruppo nell’Assemblea Generale della Unità Sanitaria Locale Taranto/7.
Guida la CGIL dell’ospedale “M.Giannuzzi” dal 1991 al 1997. Più volte componente del Consiglio Comunale, diventa capogruppo dei Democratici di Sinistra (1999) con sindaco della città G. Pecoraro, espressione di una maggioranza di sinistra.
Nel dicembre del 2004 diviene segretario dei Democratici di Sinistra. Il suo impegno lo esprime come delegato provinciale e regionale nelle costituenti del Partito Democratico della Sinistra, dei Democratici di Sinistra e del Partito Democratico di cui, appunto, ne è attualmente dirigente.
Pertanto il suo libro, dal titolo “Scelte e percorsi - A Sinistra” è un insieme di riflessioni che, identificate in un periodo storico ben preciso che va dal 1975 al 2010, documentano e raccolgono i momenti più salienti della politica manduriana.Come lo stesso autore sottolinea nelle note, “il libro non appartiene alla categoria dei libri scientifici né propriamente alla letteratura politica. E neppure è stato scritto d’impulso. E’ stato pensato e modellato utilizzando “documenti e raccolte” di stampa, al fine di ordinare, fissare e rappresentare fatti ed avvenimenti politici (……) per dare spunti di riflessioni politiche ai concittadini, in particolare alle nuove generazioni.Attraverso “Scelte e percorsi”, l’autore racconta circa 35 anni di vita politica locale contestualizzata in un quadro nazionale, regionale e jonico che, come lo stesso afferma, “ne sostanzia e definisce il profilo della città”. Ma ciò che ispira questo lavoro è “evitare un sempre più evidente ed insostenibile abbassamento della qualità e dell’intensità del confronto politico tra coalizioni politiche alternative”. Il tutto  aggravato dalle attuali “sinistre che sembrino aver abbassato l’attenzione, da qualche tempo, in ordine a valori sui quali si è modellata la coscienza di se della società italiana, nella contrapposizione e nella dialettica di movimenti, partiti, correnti culturali ed ideologiche, protagonisti civili e religiosi. La dissoluzione di un sistema politico di quegli anni (1990-1995) e la crisi di partiti le cui strutture si erano ossificate e le cui radici si erano inaridite, ha dato luogo ad una sorta di ripensamento accelerato della politica e dei suoi nuovi soggetti”.
Tutto ciò ha messo in moto un meccanismo a causa del quale il nuovo paesaggio politico nazionale, si muove in una molteplicità di formazioni politiche la cui consistenza elettorale, è anche la conseguenza di una scarsa identità politica e progettuale nei confronti della quale non si può assistere indifferenti al venir meno di un tessuto di presenza nella società e nella coscienza del Paese.Ed è proprio l’esigenza di una ricostruzione progettuale il motore del libro. L’idea di LIBERTA’, il valore assoluto della DEMOCRAZIA  e l’idea di GIUSTIZIA, non possono che individuare un modello di società riconosciuto e riconoscibile che sia EGUALE, GIUSTA, SOLIDALE. Espressione massima di un impegno politico.
L’autore, individuando scelte e percorsi, si dimena così nel labirinto della politica manduriana e della sua storia, costellata da luci ed ombre, concretezze ed insufficienze, ma che non ammette più errori e ritardi, interessata, invece, a proiettarsi nel futuro attraverso uno sviluppo sostenibile e compatibile con il territorio.










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