E’ infatti il primo centro in Italia per trapianto di rene con procedura laparoscopica robot assistita
Al Policlinico di Bari lo scorso anno sono stati eseguiti 14 trapianti di rene con il robot su un totale di 89: un record. E’ infatti il primo centro in Italia per trapianto di rene con procedura laparoscopica robot assistita.
Nel dettaglio sono stati eseguiti 54 trapianti di rene singolo, 14 di rene doppio e 21 da donatore vivente.
«Donare un rene dopo un'attenta valutazione clinica - spiega Pasquale Ditonno, dirigente dell’Unità Operativa di Urologia e Centro Trapianti Rene - conferisce la stessa aspettativa di vita e di salute con una funzione renale identica rispetto ai soggetti che hanno entrambi i reni. Inoltre, un trapianto di rene da donatore vivente consente ad un paziente con una malattia renale grave spesso in trattamento dialitico, di ridurre l'attesa di un organo compatibile, di ridurre i rischi di complicanze dopo il trapianto da donatore deceduto in associazione ad un più lungo periodo di buona funzionalità dell'organo trapiantato».
«Un risultato possibile grazie agli investimenti del Policlinico di Bari in tecnologia robotica che negli ultimi cinque anni, anche durante il periodo Covid, non si sono fermati», evidenzia il direttore generale Giovanni Migliore. «Il prelievo robot-assistito di rene da un donatore vivente e il contemporaneo trapianto sempre seguito con tecnica robotica rappresentano due procedure di altissima chirurgica che si caratterizzano per l'elevata complessità tecnica e organizzativa», aggiunge Migliore.