Mister Salvadore: «La dedico a mio nipote Diego, che non c’è più». Mister Branà: «Nel calcio, se non segni, non vinci. Avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni della partita d’andata»
Al termine della partita di ritorno della finale della Coppa Italia dell’Eccellenza pugliese, ecco le opinioni dei due tecnici.
ANDREA SALVADORE (Manduria): «Partita di cuore e sacrificio, non venivamo da un momento felice. Era la partita sporca che dovevamo fare. La dedico a mio nipote Diego, che non c’è più. Un pensiero alla gente, gli eroi sono i miei ragazzi».
GIUSEPPE BRANA’ (Molfetta): «La legge del calcio è molto semplice: se non segni, non vinci. Sono deluso perché avremmo dovuto vincere la partita d’andata in cui abbiamo dominato senza pungere davanti.
Anche oggi siamo stati puniti in modo beffardo, perché non ricordo tiri in porta subiti oltre alle due reti quasi casuali degli ospiti. Se avessimo riaperto la partita con Lopez a trenta minuti dalla fine, avremmo parlato di un finale diverso».