Si rafforza il legame fra la città di Manduria e il “suo” cittadino onorario
Gran parte della sua biblioteca privata sarà donata alla biblioteca comunale “Marco Gatti” di Manduria.
Si rafforza il legame fra lo storico francese Gerard Delille e la città di Manduria. Legame nato per l’interesse che il prof. Delille ha manifestato verso il Librone Magno custodito proprio nella biblioteca “Marco Gatti” (ne ha parlato anche in una serie di conferenze che ha tenuto in Giappone) e definitivamente sancito nel marzo del 2007, quando, ovvero, l’assise consiliare gli conferì la cittadinanza onoraria.
Dal prof. Delille è ora arrivata un’altra manifestazione d’affetto verso quella che è diventata la sua “seconda” città: una decina di grossi pacchi contenenti i suoi libri arriveranno presto nella biblioteca “Marco Gatti”, che si arricchirà, quindi, di testi che riguardano la storia del Mezzogiorno d’Italia, sulla quale ha lavorato a lungo..
Gerard Delille, direttore di studi dell’Ecole Francaise de Rome, sin dagli anni ’70 vive ed opera in Italia, dove si è dedicato e si dedica in particolare agli studi sul Mezzogiorno, con speciale attenzione alle ricerche sulla storia, la demografia, le genealogie tra il XVI ed il XVII secolo nel Reame di Napoli.
Inizia la sua attività di ricercatore col noto storico francese F. Braudel e nel 1977 pubblica il volume “Agricoltura e demografia nel Regno di Napoli”.
Nel corso delle sue ricerche tese soprattutto alla verifica del ruolo delle famiglie e delle alleanze parentali nella gestione del potere e nelle vicende storiche, egli scopre, se così si può dire, il nostro Librone Magno, che nei Quaderni Storici (1989) definisce un documento unico al mondo.
Nella prima metà degli anni ’80 egli frequenta la nostra città, visionando e studiando nella civica biblioteca il Librone Magno.
Frutto di questo suo impegno è la pubblicazione del volume “Famille ed proprieta dans le royaume de Naple (XV-XIX siecle)”, edito in Francia e nel 1989 tradotto in italiano e pubblicato da Einaudi col titolo “Famiglia e proprietà nel Regno di Napoli”.
In esso non pochi sono i riferimenti alla nostra città.
Il suo interesse per questo tipo di ricerca è documentato dai diversi suoi contributi minori ed ha di recente trovato conferma nella sua recente opera: “Le Marie ed le Prieur” (Parigi, 2003), nella quale si è avvalso soprattutto del Librone Magno, per mezzo del quale ha ricostruito quelle che nei secoli passati (XVI-XVII secolo) erano le vicende parentali delle famiglie notabili di Casalnuovo, miranti alla conservazione ed alla gestione del potere locale in rapporto al potere centrale.
Ciò che soprattutto va ascritto al merito di Delille è l’aver fatto conoscere attraverso i suoi scritti a livello internazionale il nome di Casalnuovo-Manduria, aggiungendo oltre ai ben noti meriti della nostra città legati alle antichità messapiche, al Fonte Pliniano, alla tradizione del Digiuno dell’Immacolata, alle gioie letterarie (F. Donno, A. Bruni, F. Prudenzano, card. Ferrari, G. Gigli, ecc.), anche quello di una fonte storica singolare, di eccezionale valore, rimasta per molti anni conosciuta solo da pochi come curiosità cittadina, della quale solo Michele Greco, a suo tempo, ne aveva intuito l’importanza come documento di ricerca.
Gerard Delille, nato in Francia nel 1944, è, dal 1982, Direttore di Studi dell’Ecole Francaise de Rome, una delle più prestigiose istituzioni culturali straniere in Italia; è altresì Direttore di Ricerche presso il Centro nazionale di Ricerche Scientifiche di Parigi. È stato, infine, Visiting Professor presso la London Schoool of Economic di Londra, nonché docente nell’Istituto Universitario Europeo di Firenze.